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National League

I nuovi volti della NL 2023/24: lo svedese Andreas Wingerli

Lo scattante svedese può giocare sia al centro che all’ala, ed ha dalla sua velocità e grande intelligenza. La sua sfida sarà imporsi al di fuori della Svezia

(pilatustoday.ch)

I nuovi volti della NL 2023/24: lo svedese Andreas Wingerli

ANDREAS WINGERLI


Età: 25
Posizione: LW/C
Altezza: 173 cm
Peso: 77 kg
Shoots: left

Provenienza: Skelleftea AIK (SHL)
Draft: undrafted
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇸🇪

Esattamente quello che sembra

(Skelleftea IK)

Da giocatore piuttosto basso e leggero – 173 cm per 77 kg – l’attaccante svedese Andreas Wingerli porta sul ghiaccio esattamente il tipo di gioco che ci si attende da un elemento con il suo tipo di struttura fisica. Il 25enne nato nella cittadina di Lycksele è infatti attaccante veloce, agile e che unisce questi strumenti ad una spiccata intelligenza hockeyistica, per portare in pista un contributo specialmente offensivo.

Dalla sua ha una certa versatilità, visto che lo Zugo lo ha presentato come ala ma nel recente passato ha giocato spesso e volentieri al centro, come nella passata stagione allo Skelleftea in cui ha effettuato oltre 400 faceoff vincendone il 42%. Se impiegato in quel ruolo può inoltre assicurare una certa responsabilità in entrambe le zone della pista, come testimonia il bilancio di +25 della passata regular season, ed in generale delle statistiche +/- che in carriera sono state spesso positive.

Con diversi elementi in squadra che possono giocare nel mezzo – tra cui il nuovo arrivato Michaelis, oltre naturalmente a Kovar e Senteler – a Zugo si avrà dunque una certa versatilità e profondità nel ruolo, anche se l’ingaggio di Wingerli è stato fatto principalmente con l’idea di dare velocità e dinamismo al gioco schierandolo presumibilmente all’ala.

Una vita per lo Skelleftea

(Ola Westerberg)

Da professionista Wingerli ha giocato 481 partite, di cui ben 408 con la maglia dello Skelleftea in SHL. Decisamente parecchie per un 25enne, che ha lasciato il suo club formatore solamente per una breve parentesi in AHL nell’annata 2021/22, e che inizierà dunque ora un percorso sostanzialmente inedito lontano da casa.

I colori dello Skelleftea li ha infatti difesi sin dai primi anni di carriera, quando si è trasferito a poco meno di 200 chilometri ad est della sua Lycksele per rincorrere il sogno del professionismo. Nelle varie squadre del settore giovanile è riuscito sempre a distinguersi ed anche a competere con ragazzi con qualche anno più di lui, tanto che l’8 gennaio 2015 ha fatto addirittura il debutto in SHL con la prima squadra quando aveva solamente 17 anni.

Coach Hans Wallson vede in lui tanto potenziale, e dunque il campionato 2015/16 lo divide tra la selezione giovanile (31 punti in 23 partite) e la prima squadra, con cui gioca ben 48 partite (10 di playoff) ottenendo due gol e un assist. Nella stagione successiva il passo “tra i grandi” è praticamente completo, e aggiunge ad un’annata memorabile anche la partecipazione ai Mondiali U20 in quella Svezia in cui spiccavano i nomi di Alexander Nylander, Joel Eriksson Ek, Rasmus Dahlin ed Elias Pettersson.

Nello Skelleftea inizia invece ad imporsi sempre di più, riuscendo a segnare 14 gol (oltre a 10 assist) nel 2018/19, guadagnandosi la “A” sul petto e la considerazione di costante minaccia offensiva dello Skelleftea. Per lui nella primavera 2021 arriva così anche la prima convocazione ad un Mondiale maggiore – quello di Riga caratterizzato dalle limitazioni Covid – ed il palcoscenico internazionale si traduce all’interessamento dei Colorado Avalanche.

L’aquila non spicca il volo

(NHL.com)

Nel settembre 2021 Wingerli prende parte al camp dei Colorado Avalanche toccando per la prima volta da vicino l’hockey nordamericano, e questo non è uno scalino evidente da superare soprattutto considerando che a Denver viene considerato ed impiegato come centro.

“Il mio obiettivo è provare qualcosa di nuovo e migliorare come giocatore”, aveva spiegato a NHL.com. “Cogliere questa opportunità per me è stata una grande decisione. Qui il gioco è molto più veloce, ma il lato positivo è che ti basta superare un avversario per costruirti un’occasione da gol, mentre in Svezia arrivare alla porta è più complicato. Penso che mi piacerà questo stile, è più veloce e fisico”.

L’annata che Wingerli passa a Loveland – cittadina di 76’000 abitanti poco a nord di Denver che ospita le partite degli Eagles – è discreta, con un bottino di 24 punti (10 gol) in 73 partite ed un impiego costante nel top nine. Il giocatore non riesce però a trovare quella scintilla che possa convincere gli Avalanche a dargli una possibilità, anche perché la squadra è tra le migliori della lega e finisce per vincere la Stanley Cup.

Il ritorno allo Skelleftea è dunque la scelta logica dopo la breve esperienza, ed ora Wingerli troverà quella nuova sfida che andava cercando alla Bossard Arena, dove dovrà dimostrare di poter fare la differenza in un campionato come la National League.

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