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HSHS Top Ten: i migliori centri della NLA in vista del campionato 2022/23

Con l’inizio della stagione che finalmente si sta avvicinando, ecco i migliori giocatori che vedremo sul ghiaccio a partire dal mese di settembre. La concorrenza è serrata in ogni posizione, oggi diamo un’occhiata ai centri

Il campionato 2022/23 si avvicina finalmente a grandi passi, ed in questa stagione più che mai lo spettacolo si annuncia imperdibile, con tantissimi nuovi giocatori che hanno alzato ulteriormente il livello della lega.

In vista del primo ingaggio, in calendario il 14 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della NLA, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Oggi parliamo dei centri.

10. DAVID DESHARNAIS

In quel di Friborgo l’ex Canadiens si è costruito una nuova parte di carriera, mettendo al servizio dei dragoni tutta la sua esperienza e la classe che nel passato gli hanno permesso di sfondare in NHL. Molto tecnico, veloce, difficile da contenere fisicamente nonostante la bassa statura, il 36enne è anche uno dei migliori centri agli ingaggi della National League, ed è sempre la fonte di gioco principale della squadra di Christian Dubé.

La sua forza è stata provare che in Svizzera non è venuto per “svernare”, ma come dimostra sul ghiaccio è il primo a battagliare e a dare l’esempio, crescendo anche su quegli aspetti difensivi che in passato lo avevano messo al centro di diverse critiche.

9. MICHAEL SPACEK

Ha da poco compiuto 25 anni, viene da una stagione esaltante sul piano personale con il Frölunda (una delle piazze più calde e ricche di pressione del nord Europa) di cui è stato secondo miglior marcatore, e in Svizzera arriva affamato per consacrarsi ad alti livelli.

Insomma, Spacek sembra rappresentare al meglio il giocatore tipo per l’Ambrì Piotta e dotato anche di mani raffinatissime, visione di gioco e di un ottimo pattinaggio, per crescere ulteriormente sarà confrontato con il ritmo e l’alto livello tecnico della National League, ma sembrerebbe avere tutte le carte in regola per farsi un nome anche in terra elvetica.

8. ARTTU RUOTSALAINEN

© Rochester Americans

Centro atipico, non molto fisico o dalle doti difensive innate, Ruotsalainen incarna però le qualità che possono esaltare un giocatore offensivo nel nostro campionato. Veloce, scattante ed elusivo, ha nelle mani numeri strappa applausi (a volte un po’ fini a sé stessi) e in testa una visione del gioco offensivo del tutto naturale.

Può diventare un incubo per le difese avversarie e nel selettivo campionato svizzero ha la possibilità di crescere in quegli aspetti che lo hanno tagliato fuori dal giro della NHL, candidandosi a uno degli attaccanti più difficili da contenere anche se a Kloten non avrà al suo fianco dei top player. E anche questa sarà una bella sfida per l’ex Buffalo.

7. OSCAR LINDBERG

Quello del Berna, nel riportare in Svizzera il 30enne svedese, potrebbe rivelarsi un colpaccio da non sottovalutare. L’ex Zugo si era già distinto come uno dei migliori centri two way presenti su suolo europeo e anche nella parentesi in KHL ha dimostrato ancora le sue qualità, mettendosi in luce in particolare nei playoff.

Veloce, dotato di ottime tecnica di base e grande uomo squadra, Lindberg è un giocatore che sa dare stabilità nelle situazioni di possesso del disco della propria squadra, calmando il gioco e lanciando la transizione offensiva con grande rapidità, capace di mantenere alto il suo livello con grandissima regolarità.

6. MARKUS GRANLUND

Troviamo il finlandese “solo” al sesto posto per la ragione che non gioca da centro da diverso tempo, ma Chris McSorley ha fatto capire di volerlo riutilizzare in quel ruolo. Gli ingaggi non sono il suo forte, ma le qualità tecniche, la visione di gioco e l’aggressività agonistica manterranno quasi intatte le sue qualità anche se non utilizzato all’ala come nelle ultime stagioni.

Granlund ha tutte le capacità per adattarsi a qualunque situazione, ha pochissimi punti deboli e migliora per natura chi sta al suo fianco. Ha sempre dimostrato di non tirarsi indietro in qualunque situazione, senza mai nascondersi o evitare le responsabilità, aumentando la competitività quando i giochi si fanno seri. Anche da centro resta potenzialmente uno dei giocatori migliori e più completi del campionato svizzero.

5. MARK ARCOBELLO

Il capitano del Lugano rimane una certezza, grazie all’esperienza e alla capacità di rendere con il passare del tempo. L’americano non ha mai “bucato” una sola stagione da quando è arrivato in Svizzera e anche con i bianconeri ha mantenuto lo stesso passo che aveva a Berna, nonostante una partenza in regular season un po’ a rilento per poi crescere e arrivare al top tra inverno e primavera, quando conta sul serio.

Una sola stagione su sei sotto i 50 punti (quella del lockdown senza playoff, 48 in regular season), quattro sopra le 20 reti e tutte sopra i 30 assist, un rendimento che nello stesso lasso di tempo nessuno ha saputo mantenere in Svizzera.

4. LUCAS WALLMARK

Lo svedese sarà una delle attrazioni principali del campionato a venire, e potenzialmente uno dei centri migliori della National League. Giocatore “affamato”, grintoso e da qualità tecniche di alto livello a 360°, il 26enne è anche un centro molto atletico e di resistenza, che nel nostro campionato cercherà un rilancio dopo una carriera in NHL che è andata stagnando.

In una squadra come quella dei Lions avrà tutto a disposizione per diventare uno dei dominatori della National League e dimostrare la sua classe mondiale.

3. JAN KOVAR

(PostFinance/KEYSTONE/Urs Flueeler)

Una scorsa regular season leggermente al di sotto delle aspettative ha solo dimostrato che i giocatori che contano sul serio si fanno trovare pronti per dei playoff mostruosi come quelli giocati dal ceco dello Zugo. Con il passare degli anni è diventato un giocatore molto più al servizio dei compagni che individuale – non a caso nominato capitano dei campioni svizzeri – sempre capace di far valere il suo fisico potente e granitico assieme a un mix di tecnica e visione di gioco appartenenti all’élite dell’hockey.

Interpreta il ruolo di centro puro come pochi in Svizzera, trovando i suoi punti di forza nella verticalità del gioco e nel traffico dei due slot, dove in pochi sanno dominare gli spazi come il 32enne.

2. DOMINIK KAHUN

(PostFinance/KEYSTONE/Marcel Bieri)

Nel contesto caotico e “depresso” del Berna della scorsa stagione, il tedesco è stata l’unica luce sul ghiaccio per gli orsi, una certezza che la squadra di Johan Lundskog è riuscita nell’impresa di blindare fino al 2027. Una mossa fondamentale per trattenere un giocatore di grandissima classe e dai margini di miglioramento ancora molto ampi, che è riuscito a mantenere un rendimento altissimo nonostante i disastri che venivano combinati al suo fianco e con compagni spesso diversi.

L’ex Blackhawks ha tenuto una media superiore al punto a partita nelle macerie del Berna che fu, ma con i nuovi compagni d’attacco che gli ha messo a disposizione Andrew Ebbett per la stagione alle porte, i tifosi della capitale possono aspettarsi numeri ancora superiori dal centro 27enne.

1. VALTTERI FILPPULA

Gli anni passano, oggi sono 38 per il campione del mondo finlandese, ma la classe rimane innata. Il giocatore che per capacità a tutta pista e skills tecniche è probabilmente il più completo del campionato rimane la certezza del Ginevra, fonte di gioco inesauribile, “genietto” del power play e fenomeno agli ingaggi (secondo solo al compagno di squadra Richard e allo zurighese Azevedo).

Poter disporre di un giocatore come lui da mille e rotte partite in NHL e che trova ancora tale motivazione e professionalità in un contesto competitivo come quello della National League rimane un privilegio, per il Ginevra soprattutto, ma anche per il resto del campionato.


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