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Interviste

Guerra: “Ci voleva questa vittoria, ma la squadra è sempre stata serena”

Il difensore bianconero è sicuro che il Lugano sia sulla strada giusta: “Comunque vadano le cose vedo un gruppo sicuro di sé. Questa vittoria farà bene a tutti per continuare nel nostro processo”

LUGANO – Quello andato in scena alla Cornèr Arena è stato un derby molto atteso, il primo della stagione ma anche per i momenti diversi attraversati da Lugano e Ambrì Piotta.

Samuel Guerra sottolinea come in una partita calda come quella di venerdì il Lugano non abbia mai panicato: “La chiave è stata la pazienza – afferma il difensore ticinese – anche dopo la terza rete dell’Ambrì, i pali, i gol annullati, non ci siamo mai arresi, e alla fine ci siamo presi con merito questa vittoria”.

Samuel Guerra, una partita in cui, soprattutto da parte vostra, è successo di tutto. Sicuramente una sfida difficile da venirne a capo…
“È stato un derby vero, ovviamente siamo felicissimi della vittoria ma credo che si debba essere soddisfatti di come stiamo lavorando. Siamo in un processo di costruzione, e non sempre le cose potranno andare bene ma in questo gruppo vedo serenità e convinzione. Si vuole solo dare il 100% di cambio in cambio e vedere alla fine qual è il risultato”.

Dopo tre sconfitte consecutive sentivate particolarmente questo derby come punto di rilancio?
“Questo sicuramente, ma dobbiamo essere bravi nel gestire le emozioni, perché a volte capita che perdi partite giocate bene come quella di Zugo e rischi di farti prendere dalla frustrazione. Poi sono convinto che questa vittoria in un ambiente del genere ci darà ancora più entusiasmo, ci sono tanti giocatori nuovi in squadra che non avevano mai vissuto niente del genere e di sicuro sono rimasti toccati da questo”.

Vi ha un po’ sorpresi l’inizio di partita dell’Ambrì? C’era il rischio che la partita prendesse altri binari già nel primo tempo?
“In un derby entrambe le squadre scendono sempre in pista determinate e va dato atto all’Ambrì di aver iniziato benissimo. Però, parlo per me personalmente ma anche vedendo i miei compagni in panchina, non ho mai percepito il pericolo che questa partita potesse finire subito, perché nessuno si è lasciato andare e abbiamo reagito come squadra”.

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