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Interviste

Gianinazzi: “Un gruppo più forte delle avversità, ma si deve sempre fare di meglio”

Il coach bianconero elogia lo spirito di gruppo ma sa dove lavorare: “Grandi nostre reazioni ma è ovvio che in powerplay non possiamo andare avanti così. La classifica? Conterà la posizione dopo 52 partite”

LUGANO – Luca Gianinazzi è soddisfatto del weekend bianconero, la sua squadra è uscita vincente dalla difficile doppia sfida contro il Berna scavalcando proprio gli orsi in classifica.

Per il coach bianconero però la graduatoria non è ancora tema di discussione centrale: “Quello che contavano erano i sei punti in questo weekend e sono arrivatile parole di Gianinazzi – questo è un fatto. È vero che più si va avanti e arrivando in questi periodi si comincia a guardare di piu la classifica ma io la guarderò con più attenzione dopo 52 partite, perché ci sono ancora tanti punti in palio da qui alla fine della regular season”.

Luca Gianinazzi, venerdì si era parlato di errori da non ripetere nonostante la vittoria, come la vedi da questo punto di vista la sfida di sabato?
“Di quegli errori ci si riferiva soprattutto alle penalità evitabili prese nel finale che a questi livelli si rischiano di pagare a caro prezzo, ma sul punto della disciplina di squadra siamo stati molto più attenti sabato. So che si discute molto sull’operato degli arbitri, da ogni parte si pensa sempre che fischino in maniera maggiore dalla propria ma la verità è che bisogna sempre dargli meno possibilità di fischiare qualcosa contro, qualunque sia il loro metro di giudizio”.

Se c’è un punto emerso particolarmente è la forza mentale di questa squadra…
“Sono assolutamente d’accordo, è ciò su cui ho puntato nelle pause sabato sera e quello che ai ragazzi ho detto alla fine è che su questa base possiamo guardare al futuro con fiducia seppure ci siano tante cose da migliorare. Ci sono stati momenti storti in questa partita, delle avversità da cui uscire e lo abbiamo fatto semplicemente continuando a lavorare senza piangerci addosso, come dopo un primo tempo che non era stato male ma dal quale siamo usciti sotto di due reti o dopo ancora quel gol del 3-4. Ci siamo semplicemente rimboccati le maniche e abbiamo fatto un passo avanti caratterialmente, questo denota certamente un grande spirito di gruppo da questa squadra”.

C’è però un powerplay da sistemare, come spieghi un’involuzione del genere?
“Se c’è un lato positivo è che abbiamo vinto quattro partite di fila senza aver avuto bisogno del powerplay e questo significa che a cinque contro cinque siamo in grado di creare a sufficienza. Però non possiamo nasconderci, sabato sera il powerplay è stato assolutamente insufficiente, con quei quattro minuti nel terzo tempo piuttosto significativi e siamo tutti coscienti che qualcosa vada fatto. Quando queste cose cominciano a non funzionare allora se ne parla molto, i ragazzi anche loro di conseguenza ne parlano e si mettono pressione per dimostrare di saper cambiare le cose e tutto diventa ancora più difficile. Lo abbiamo visto in quei quattro minuti, ho avuto proprio la percezione che la squadra avesse la classica “scimmia” sulle spalle e non riuscisse a scrollarsela di dosso. Ora possiamo lavorare con calma e tornare alle cose semplici, solo così si può migliorare”.

Carr è stato lasciato a riposo, scelta pianificata o avete deciso in giornata?
“È stata una scelta prestabilita prima di queste due partite e presa d’accordo con il nostro staff medico, dopo una sola settimana di allenamenti abbiamo convenuto di fargli giocare una sola partita sul doppio turno per non rischiare troppo.”

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