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Interviste

Gianinazzi: “Con le spalle al muro è stata la nostra miglior partita, non c’è stata paura”

Il coach bianconero dopo la vittoria in Gara 6: “Abbiamo visto il nostro miglior hockey, con tanto coraggio e voglia di creare. È stata una grande prestazione di squadra, anche se possiamo migliorare alcuni equilibri”

LUGANO – Può essere sicuramente soddisfatto coach Luca Gianinazzi. Il suo Lugano nella sesta partita contro il Friborgo ha fornito una grande prestazione che per i bianconeri vale il diritto di giocarsi l’accesso in semifinale nella settima partita.

“Credo sia proprio stata la nostra miglior prestazione della serie. Assolutamente”, ha commentato l’allenatore. “Per come abbiamo giocato, e per il coraggio mostrato con il disco pur commettendo alcuni errori. L’attitudine della squadra mi è piaciuta molto, eravamo con le spalle al muro ma non abbiamo avuto paura. Abbiamo risposto giocando il nostro miglior hockey, mostrandoci dinamici con il puck e cercando di creare ancora di più. Questo è stato il mix che ci ha portato al successo”.

Trovi che la tua squadra sia stata più disciplinata e fresca rispetto al Friborgo?
“Difficile da dire, per entrambe le cose. Sicuramente loro all’inizio hanno rimediato quei cinque minuti di penalità che poi hanno pagato, ma a livello generale non mi sembra di aver visto un Friborgo poco disciplinato. E nemmeno un gruppo molto più stanco di noi, nel finale hanno ancora cercato di spingere per 20 minuti e noi siamo stati bravi a difenderci e concedere poco nel terzo difensivo”.

Hai operato dei cambiamenti di linee che sono stati efficaci, creando anche un quarto blocco giovane che ha avuto un bell’impatto…
“Sì, per dei ragazzi giovani come quelli che avevamo in questa occasione in quarta linea vivere delle partite del genere è un po’ come guadagnare di colpo dieci anni d’esperienza. È chiaro che si vivono delle emozioni forti e dei momenti importati della stagione. Tutto questo è molto buono per il loro sviluppo, ma oggi possiamo essere contenti di tutti i giocatori. Non c’è secondo me qualcuno che ha giocato male. È stata una tipica prestazione di squadra, tutte le linee ed i difensori hanno girato bene e Schlegel è stato ottimo”.

Da imparare c’è però qualcosa sul secondo gol incassato…
“Sì, quella è stata un’ingenuità. Il gol è stato un po’ un regalo. Eravamo noi in attacco con un’occasione di segnare, ma abbiamo forzato una giocata e concesso alla loro miglior linea un contropiede che hanno immediatamente sfruttato. Da questo possiamo e dobbiamo imparare per Gara 7, ma d’altro canto ho apprezzato il coraggio di giocare e creare gioco. Ci sono dunque degli aspetti positivi, ma dobbiamo trovare un equilibrio”.

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