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NHL

Dopo una stagione disastrosa, gli Avalanche provano a ripartire con poche novità

Nonostante siano reduci dal peggior campionato in assoluto dall’introduzione del salary cap, la franchigia di Denver non ha effettuato molti cambiamenti. Duchene rimane in attesa di essere scambiato

A partire dal 4 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


COLORADO AVALANCHE

La rosa 2017/18

PORTIERI
Semyon Varlamov, Jonathan Bernier

DIFENSORI
Mark Barbeiro, Tyson Barrie, Jared Cowen (tryout), Erik Johnson, Andrei Mironov, Nikita Zadorov

ATTACCANTI
Sven Andrighetto, Joe Colborne, Blake Comeau, J.T. Compher, Matt Duchene, Tyson Jost, Alexander Kerfoot, Gabriel Landeskog, Nathan MacKinnon, Matt Nieto, Mikko Rantanen, Carl Söderberg, Colin Wilson, Nail Yakupov


Nessuna squadra dall’introduzione del salary cap ha fatto peggio dei Colorado Avalanche targati 2016/17 ma, nonostante un magrissimo bottino di 22 vittorie ed un totale di 48 punti, a Denver ci sono stati decisamente meno cambiamenti del previsto.

La passività del GM Joe Sakic la si era già vista all’ultima deadline, quando Colorado restò a guardare, ed anche con l’avvicinarsi dell’estate la situazione non è cambiata. Gli Avs non hanno infatti messo a segno alcuna mossa per ottenere scelte extra al Draft, hanno perso il talentuoso portiere Calvin Pickard nell’Expansion Draft, effettuato il buyout di Francois Beauchemin e lasciato partire il centro Mikhail Grigorenko, finito in KHL.

Coach Jared Bednar, al suo secondo anno alla guida degli Avalanche, dovrà riuscire a ridare vigore ad una squadra che ha evidenziato il peggior attacco e la peggior difesa della lega… Compito non semplice, visto che le uniche novità sul fronte offensivo sono Wilson, il controverso Yakupov ed il centro arrivato da Harvard, Kerfoot. Le “sicurezze” in avanti restano invece MacKinnon, Duchene e Landeskog, anche se tutti hanno mancato l’appuntamento con la soglia delle 20 reti.

Fortunatamente l’annata del giovane Mikko Rantanen è stata positiva, tanto da risultare proprio con i suoi 20 gol il miglior realizzatore di Colorado. Il reparto offensivo, così come l’intera franchigia, rimarrà però in stand-by sino a quando la scomoda situazione di Matt Duchene non verrà risolta con un trade che si attende oramai da mesi.

Avalanche e l’ex biancoblù vivono infatti una sorta di situazione da “separati in casa”, questo nonostante un contratto valido sino a luglio 2019. Le alte richieste di Sakic hanno sinora spaventato i possibili acquirenti, ma l’interesse per Duchene rimane alto ed almeno otto franchigie restano in discussione per una sua possibile acquisizione.

Iniziare la stagione con Duchene in squadra non sarebbe sicuramente l’ideale, ma è comprensibile che Colorado voglia sfruttare al massimo il suo valore per ottenere un pezzo importante nella ricostruzione della squadra – si pensa ad un difensore -, a maggior ragione dopo che l’ultima pessima stagione non è nemmeno stata seguita da una scelta top 3 all’ultimo Draft.

In avanti restano promettenti lo svizzero Sven Andrighetto e Tyson Jost, arrivati a stagione in corso, ma nessun vero attaccante da top-six è stato ingaggiato nel corso dell’estate. Anche dalla difesa Colorado avrà inoltre bisogno di un apporto maggiore, visto che lo scorso anno nessuno dalla retrovia è riuscito ad arrivare a 10 reti.

Se si guarda al reparto arretrato la situazione appare però complicata. Tyson Barrie, Erik Johnson e Nikita Zadorov rappresentano le pedine principali, ma dietro di loro c’è poca qualità e sicurezza. Il 23enne Mironov dovrà adattarsi al gioco nordamericano, mentre con la formula del tryout è stato ingaggiato Jared Cowen… Giocatore rimasto inattivo per un anno dopo il buyout dei Maple Leafs nel 2016 e fermato anche da dei problemi all’anca.

Tra i pali il titolare sarà ancora il russo Semyon Varlamov, la cui stagione era finita anticipatamente a causa di un infortunio all’anca e all’inguine che aveva richiesto l’intervento chirurgico.

La classe del portiere non si discute, ma negli ultimi anni è stato ben lontano dalla forma che gli aveva permesso di essere un finalista per il Vezina Trophy nel 2014. Colorado avrà assolutamente bisogno che torni ad essere una certezza, in combutta con un Jonathan Bernier che sarà chiamato a sostituire Calvin Pickard, scelto da Vegas nell’Expansion Draft.

Anche nella migliore delle ipotesi, però, è ben difficile considerare i Colorado Avalanche una squadra in grado di lottare per un posto nei playoff. A Denver si deve cercare del positivo nello sviluppo di giovani come Rantanen, CompherJost ed il recente ingaggio Kerfoot, e nel ricostruire un gruppo solido attorno a quei giocatori che devono rappresentare una certezza. Il futuro passerà anche dallo scambio di Matt Duchene, il cui destino con gli Avalanche è segnato e potrebbe avere i giorni (settimane? mesi?) contati.


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