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Interviste

Domenichelli: “Kaski voleva più spazio, ma per lo staff tecnico non era più tra i titolari”

Il direttore sportivo bianconero sulla partenza del finlandese: “Non rientrava più tra i titolari per Luca Gianinazzi e quindi ci ha comunicato che avrebbe cercato un’altra squadra, ma con noi è stato molto onesto e professionale”

LUGANO – Nella giornata di martedì l’Hockey Club Lugano ha annunciato di aver sciolto il contratto con il difensore Oliwer Kaski (che nel frattempo va verso un accordo con l’HV71 in Svezia), il quale non aveva più la garanzia di trovare spazio tra gli stranieri titolari bianconeri dopo un autunno molto deludente.

Il direttore sportivo Hnat Domenichelli ha precisato come la decisione sia maturata nelle ultime settimane: “Gianinazzi aveva trovato la sua formazione ideale, e Kaski non ne avrebbe fatto parte”.

Hnat Domenichelli, com’è nata la decisione di separarsi da Oliwer Kaski?
“Il cambio di allenatore aveva già modificato le strategie sui nostri stranieri, Luca Gianinazzi in questo periodo ha infine deciso che la sua formazione “tipo” con tutti gli stranieri disponibili sarebbe stata di giocare con cinque attaccanti e senza difensore, quindi Kaski si è ritrovato senza le garanzie di scendere in pista quanto avrebbe voluto. Questa situazione ha portato lui e il suo agente a comunicarci che avrebbero cercato una soluzione che avrebbe permesso a Kaski di giocare con regolarità, cosa che da noi non avrebbe più trovato”.

Quanto hanno pesato le sue prestazioni sulla decisione di lasciarlo partire?
“Ovviamente noi ci aspettavamo altro tipo di prestazioni da parte sua, ma poi ci è stata comunicata la sua volontà di voler partire e allora abbiamo cercato assieme una soluzione. Va detto che Kaski è stato molto onesto con noi e la società, rinunciando a quanto gli sarebbe spettato con la risoluzione del contratto”.

In questo senso, cercando subito una soluzione, avete voluto evitare una seconda situazione che avrebbe ricordato quella di Boedker?
“Non paragonerei i due casi, Boedker non aveva chiesto di andare ed è rimasto fino alla fine del contratto, Kaski invece ha subito comunicato la sua intenzione di cercare un’altra sistemazione quando ha capito che con tutti gli stranieri a disposizione lui sarebbe stato quello in sovrannumero. Oggi con 6 stranieri schierabili le cose sono molto cambiate rispetto alle scorse stagioni”.

Kaski ha subito anche due infortuni in questo autunno, va detto, ma non è mai riuscito a proporre prestazioni all’altezza della sua fama. Era questione di ambientamento o di adattamento al nostro hockey?
“Questa è una domanda da rivolgere direttamente a lui, ma sappiamo quanto l’hockey svizzero sia competitivo e molto difficile. Di certo rimane un giocatore con grandi qualità come ha mostrato negli anni precedenti, e non c’è da stupirsi se domani sarà già con un’altra maglia.”

Ora andrete sul mercato alla ricerca di un sostituto? Nel caso punterete ancora a un difensore?
“Per il momento andremo avanti così come siamo ora, è presto per prendere una decisione in merito e ci prendiamo il tempo di valutare la situazione. Monitoriamo il mercato e daremo un’occhiata anche alla Coppa Spengler nel caso possa nascere qualche cosa di interessante.”

Il fatto che Gianinazzi voglia andare avanti con cinque attaccanti stranieri significa puntare su Koskinen come portiere titolare. Come vedete la situazione di Schleglel a questo punto?
“La situazione di Schlegel andrà valutata un po’ più in là, perché la soluzione dei cinque attaccanti stranieri riguarda il presente e il corto termine. Non va nemmeno dimenticato che tra un po’ rientrerà Patry e Walker a gennaio comincerà ad allenarsi, questi due fattori potrebbero portare ad altre soluzioni”.

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