
(Jari Pestelacci)
ZURIGO – Il gol di classe e potenza del ginevrino Jesse Puljujärvi ha sentenziato la terza sconfitta in questi quattro giorni dedicati alla Nazionale Svizzera alla Swiss Life Arena di Zurigo, ultimo banco di prova prima di presentarsi con la selezione definitiva ai Giochi Olimpici invernali di febbraio.
Una sconfitta figlia di un gioco più profondo e capace offensivamente da parte della
Finlandia, schierata con una formazione dall’ottimo potenziale in attacco – vedasi il match winner granata – e pure dalla prestazione di Emil Larmi, il portiere della selezione di Pennanen, sorpreso solamente – ma in maniera decisiva – sul tiro di Haas per il 3-3.
Non che Charlin sul fronte rossocrociato abbia demeritato, al contrario, ma il portiere del Färjestad, nonostante l’imprecisione citata, si è dimostrato intrattabile quando la Svizzera in particolare ha cercato di rimontare l’unico gol di svantaggio nei primi dieci minuti del terzo tempo, quando è stata stoppata dagli interventi precisi del 29enne.
Senza Malgin e Marti rispetto alla sfida contro la Cechia – e perso Hofmann al 25’ per una penalità di partita – la formazione di Patrick Fischer è stata spesso trascinata dalla “sezione” bianconera formata da Thürkauf e Simion (quest’ultimo autore del secondo gol rossocrociato) e dalle combinazioni in powerplay, ma solo in parte è sembrata poter impensierire la retroguardia finlandese con regolarità.

(Jari Pestelacci)
I finnici sono andati in difficoltà infatti quando la Svizzera è riuscita a manovrare in velocità dalla zona neutra al terzo offensivo, ma superare l’impianto offensivo a difesa schierata è stato un compito molto più difficile, vista anche una discreta brillantezza in più da parte di Puljujärvi e compagni sui pattini, sfruttata anche all’overtime, dopo il gol di Haas arrivato un po’ dal nulla quando la selezione di Pennanen pareva in grado di gestire il vantaggio negli ultimi giri orologio.
Bravi comunque gli elvetici a non smettere di cercare il pareggio fino all’ultimo, mostrando un carattere che rimane un punto di forza delle selezioni di Fischer e che gli permette di giocarsela comunque con tutti in qualunque occasione.
Questo torneo ha sicuramente dato risposte confortanti aldilà dei risultati per quanto riguarda i possibili selezionati per i Giochi Olimpici di Milano e Cortina dal campionato di National League, con i “soliti” grossi nomi confermatisi sempre affidabili e qualche alternativa che potrebbe giocarsi gli ultimi posti come outsider o sopresa dell’ultimo minuto.


