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Interviste

Cantoni: “Non dobbiamo sprecare energie sulle cose che non possiamo controllare”

L’assistente allenatore dopo la vittoria di Berna: “Una prestazione simile non potrà bastare sabato nella rivincita in casa, ne siamo consci. Sarà un’altra sfida e dobbiamo imparare bene la lezione”

(Photobrusca & Luckyvideo)

BERNA – Tanta sofferenza, ma anche molta gioia per la vittoria ottenuta a Berna in un contesto difficile, come conferma l’assistente allenatore del Lugano, Krister Cantoni.

“Hai detto bene, un contesto difficile. Penso che a sprazzi abbiamo giocato anche bene, abbiamo cercato di controllare la partita. Sappiamo che loro in casa cercano di sferrare tanti tiri e mettere molta pressione sul portiere. È chiaro però che la prestazione offerta a Berna non può bastare anche sabato in casa, ne siamo consci. Sarà un’altra sfida e dobbiamo imparare bene la lezione: la penalità incassata nel finale poteva costare molto caro. Siamo stati fortunati che da cinque minuti gli arbitri sono scesi a due, poi è subentrata un po’ di frustrazione e abbiamo rischiato molto con i quattro minuti di penalità. Dobbiamo smetterla di buttare via energie sugli arbitri e altre cose che non possiamo controllare”.

Volevo proprio chiederti dell’episodio finale con Quenneville protagonista. Uno straniero, che dovrebbe essere un leader. Il giocatore ha subito capito di aver commesso una stupidata con quella carica?
“Sicuramente, alla fine i giocatori sono tutte persone adulte e non ci mettono due secondi a capirlo. Ripeto, sono energie spese dove non c’è bisogno, deve essere una lezione da ricordare”.

Come hai visto il rientro di Carr, subito autore di un bell’assist?
“Le sue qualità non si discutono, è chiaro che avrà bisogno di un po’ di tempo per tornare in palla, ma con la prima linea ha subito fatto vedere di cosa sia capace a fare”.

È possibile che Carr giochi anche sabat o non bisogna forzarlo troppo?
“Dovremo valutare, oltretutto è rientrato anche in anticipo. Dovremo dunque essere intelligenti a forzarlo nel momento giusto. Non c’era un piano predefinito nel weekend, valuteremo e parleremo con lui. È chiaro che un back-to-back dopo tante settimane di riposo non è evidente”.

E con Schlegel, autore di una prova maiuscola, come la mettiamo? Giocherà di nuovo lui?
“Anche qui, siamo partiti con l’idea di vedere il venerdì e poi di decidere al sabato sul da farsi, ci sono talmente tante variabili, quindi è tutto aperto”.

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