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A Biasca torna il sorriso dopo la vittoria sul Winterthur, successo dei Rockets 2-0

I Ticino Rockets mettono fine all’emorragia di sconfitte contro il Winthertur, ultimo avversario battuto prima di martedì. Shutout per il portiere biancoblù Connor Hughes, autore di 26 parate

BIASCA – Dopo la sconfitta di Langenthal è stato subito tempo di ripartire per i Ticino Rockets, impegnati sul ghiaccio casalingo contro il Winterthur di Michel Zeiter. Partita iniziata con molta intensità da parte delle due squadre, gioco rimasto su un sostanziale equilibrio e piuttosto vivace.

La rete d’apertura dell’incontro è arrivata grazie a un bel contropiede finalizzato magistralmente da Rohrbach, lanciato al meglio da Mazzolini. Rete che è arrivata in seguito a un infortunio dello zurighese Tim Wieser, rimasto parecchio tempo sul ghiaccio (per un attimo è sembrato perdere conoscenza) dopo un durissimo scontro fortuito con un biaschese.

Terminato sull’1-0 per i rossoblù il primo periodo, i ragazzi di Cadieux hanno preso in mano con più autorità il gioco nel secondo periodo. Nel venti minuti centrali i Rockets – che hanno schierato anche il bianconero Ronchetti – avrebbero anche meritato il raddoppio per le occasioni trovate dallo scatenato Rohrbach, ma sulla sua strada il topscorer si è trovato spesso un Tim Guggisberg intrattabile tra i pali della sua porta.

Meno impegnato in questi frangenti Connor Hughes, ma il portiere canadese è stato bravo a pochi secondi dalla seconda sirena con un grande intervento su Ranov, difendendo così il minimo ma meritato vantaggio.

Pinana e compagni hanno poi saputo portare a termine il compito difendendo il risultato nel terzo periodo, anche nel finale di partita ricco di penalità e piuttosto nervoso. A chiudere definitivamente il match ci ha poi pensato Fritsche al 59’42, con il 2-0 finale trovato a porta vuota.

I Ticino Rockets tornano così alla vittoria dopo nove sconfitte consecutive, con i tre punti che mancavano dal 23 ottobre, quando i rossoblù espugnarono proprio la pista del Winterthur.

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