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National League

È arrivata la fine di un’era a Rapperswil, il dopo Cervenka appare tutto in salita

Perso il fuoriclasse ceco e altri pezzi importanti, i Lakers hanno operato una rivoluzione nella rosa. Gli obiettivi vanno rivisti al ribasso, e sarà fondamentale che la squadra possa assorbire l’urto della fine di un ciclo

L’inizio della stagione 2024/25 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


RAPPERSWIL

La rosa 2024/25

PORTIERI
Melvin Nyffeler, Ivars Punnenovs

DIFENSORI
Emil Djuse (🇸🇪), Jacob Larsson (🇸🇪), Luca Capaul, Mika Henauer, Fabian Maier, Colin Gerber, Igor Jelovac, Philip Holm (🇸🇪), Benjamin Quinn, Inaki Baragano

ATTACCANTI
Mats Alge, Jeremy Wick, Nico Dünner, Yannick-Lennart Albrecht, Valentin Hofer, Jonas Taibel, Pontus Aberg (🇸🇪), Jan Hornecker, Victor Rask (🇸🇪), Nicklas Jensen (🇩🇰), Gian-Marco Wetter, Malte Strömwall (🇸🇪), Dominic Lammer, Sandro Zangger, Tyler Moy


(PostFinance/KEYSTONE/Patrick B. Kraemer)

Un’estate basterà per assorbire uno shock simile? Sulle rive del lago di Zurigo, sponda sangallese, se lo augurano, perché digerire una perdita come quella del leggendario Roman Cervenka – avvenuta prima della fine del contratto – non sarà affatto facile.

Il ceco ha spostato gli equilibri di un Rapperswil che con la classe di colui che ne è diventato capitano ha potuto ambire ad obiettivi che poco prima erano addirittura impensabili. Cervenka nella sua epoca ai Lakers non solo ha messo a segno 271 punti in 223 partite, ma ha elevato il rendimento di chiunque gli abbia giocato al fianco, per stagioni intere, per qualche mese o persino solamente per una manciata di cambi.

Non è un caso che giocatori come Sandro Zangger o Dominic Lammer in quelle settimane passate al fianco del campione del mondo abbiano visto entrare in porta dischi come non gli era mai successo in carriera, stessa cosa per i vari Gian-Marco Wetter o stranieri mediocri schierati nel primo blocco o nell’unità di powerplay guidata dal ceco.

È una perdita pesantissima sul piano tecnico, capace pure di “inflazionare” le capacità di una squadra che è andata forse anche oltre il proprio reale valore in un paio di occasioni, ma è una perdita pesantissima anche sul piano rappresentativo, della leadership in squadra e su quello affettivo da parte dei tifosi, i quali si trovano d’improvviso senza il più grande punto di riferimento mai avuto nella storia moderna del club.

Stefan Hedlund si trova davanti un compito quasi proibitivo, riportare il Rapperswil a lottare per qualcosa di tangibile dopo che la scorsa stagione è stata già più sfortunata delle precedenti. Alcuni innesti nuovi sono di valore, ma oltre all’addio di Cervenka vi sarà da compensare anche la partenza di David Aebischer e il ritiro di Maxim Noreau, altro uomo fondamentale per leadership ed esperienza.


ARRIVI
Benjamin Quinn (D, ZSC Lions)
Mika Henauer (D, Berna)
Valentin Hofer (F, Ambrì Piotta)
Malte Strömwall (F, Frölunda)
Jacob Larsson (D, Ottawa Senators)
Igor Jelovac (D, Losanna)
Pontus Aberg (F, Barys Astana)
Philip Holm (D, Örebro)

PARTENZE
David Aebischer (D, Lugano)
Maxim Noreau (D, ritiro)
Zac Leslie (D, ???)
Martin Frk (F, Calgary Flames)
Brett Connolly (F, ???)
Tim Grossniklaus (D, Visp)
Petr Cajka (F, BK Mlada Boleslav)
Robin Meyer (G, Visp)
Sandro Forrer (F, Visp)
Jordan Schroeder (F, Brynäs)
Nathan Vouardoux (D, Losanna)
Roman Cervenka (Dynamo Pardubice)

STRANIERI
Emil Djuse (D, 🇸🇪)
Nicklas Jensen (F, 🇩🇰)
Victor Rask (F, 🇸🇪)
Malte Strömwall (F, 🇸🇪)
Jacob Larsson (D, 🇸🇪)
Pontus Aberg (F, 🇸🇪)
Philip Holm (D, 🇸🇪)


(JustPictures)

Il direttore sportivo Janick Steinmann ha avuto il suo bel da fare in questa calda estate, sia per peso che per numero di partenze, dato che sono ben dodici i giocatori che hanno salutato, a fronte di otto nuovi innesti.

Tornando alla partenza di Cervenka, è ovvio che una mancanza del genere obbliga a una nuova visione del line-up, con il direttore sportivo deciso a puntare su due attaccanti svedesi, Malte Strömwall e Pontus Aberg.

Il primo è uno scorer dotato di un tiro potente e preciso, non estremamente dinamico o esplosivo, ma comunque dotato di ottima tecnica e senso della posizione, il secondo è invece un giocatore dalle mani raffinate, capace di farsi valere come scorer e playmaker, oltretutto già collaudato in passato nell’ambiente Lakers.

Incassate varie delusioni (Schroeder, Frk e il quasi incomprensibile ingaggio di Connolly) il Rapperswil vuole ripartire con un po’ di aria fresca, ma gli altri due attaccanti stranieri in pista non offrono grandi garanzie dopo le premesse del passato.

Victor Rask sembra aver perso il tocco del suo passato in NHL (solo 3 reti in 24 partite) e così come il danese Nicklas Jensen (20 punti in 37 partite, -19) ha passato quasi più tempo in infermeria che sul ghiaccio. Nessun altro innesto di peso nel reparto offensivo – raggiunto anche dall’ex biancoblù Valentin Hofer – e le certezze rimaste non sono così numerose.

Si può sempre contare sulla vena di Tyler Moy e l’intelligenza di Yannick-Lennart Albrecht, ma aldilà di giovani promettenti come Jonas Taibel o Mats Alge, il resto della rosa offensiva da solo non sembra più poter reggere il confronto con gli avversari diretti.



Una mezza rivoluzione è avvenuta anche nel reparto difensivo, dato che il ritiro di Maxim Noreau, la partenza di David Aebischer e l’incertezza sul recupero di Emil Djuse (alle prese con un problema alla gamba da mesi) hanno costretto la direzione sportiva ad orientarsi su due nuovi difensori stranieri.

Philip Holm e Jacob Larsson dovranno dare consistenza a una difesa che ha perso in qualità ed esperienza, con l’aiuto di un Jelovac di ritorno in canton San Gallo e un Mika Henauer sempre atteso al definitivo salto di qualità.

Nel complesso il reparto difensivo dei Lakers appare ancora da decifrare e da assemblare nella giusta maniera, starà ai nuovi inserirsi il più velocemente possibile nel sistema, ma l’impressione è che anche il reparto difensivo abbia lasciato qualche credito sulla strada.

Ha forse invece fatto un passo avanti la situazione in porta, con l’esperto Melvin Nyffeler finalmente affiancato a un back-up di un certo valore e di esperienza come Ivars Punnenovs. Il lettone – giunto nel corso della scorsa stagione – è andato in calo nelle ultime stagioni, ma potrebbe avere ancora il livello sufficiente per fare riposare Nyffeler di tanto in tanto senza troppi scossoni, togliendogli un po’ di peso dalle spalle.

Il Rapperswil appare all’inizio obbligato di un nuovo ciclo, con il dovere di digerire in fretta la partenza di Cervenka e degli altri pezzi da novanta, inserendo in fretta i nuovi arrivi.

Per la squadra di Stefan Hedlund si tratterà di accettare una nuova realtà con nuovi obiettivi rivisti al ribasso, dovendo lottare per i play-in con però un occhio sulla nuca per scongiurare eventuali brutte sorprese. Molto sarà sulle spalle degli stranieri, ma la salute cagionevole di un paio di loro e un rendimento che non lascia molto tranquilli rischiano di complicare una stagione che già appare piuttosto difficile in partenza.


MIGLIOR INNESTO

Malte Strömwall: Pontus Aberg sarà il nuovo “cervello” ma Strömwall avrà il compito di tramutare in punti sonanti le azioni offensive mantenendo alto anche il rendimento del power play. Lo svedese si trova nel momento di maggiore maturità della sua carriera, sarà interessante capire se sarà in grado di rivestire anche un ruolo di trascinatore in una squadra più debole di quelle in cui era abituato a giocare.

ADDIO DOLOROSO

Roman Cervenka: La sua perdita fa male a tutta la National League, abituata alle magie di uno dei centri più forti del panorama europeo. Per il Rapperswil, poter schierare un giocatore del genere, è stata un’anomalia della sua storia, avendo in squadra un giocatore che ha cambiato gli equilibri e gli obiettivi del club con le sue sole mani. Non è sostituibile, la sua partenza richiede nuove strategie.

FATTORE X

Accettare la nuova realtà: Senza il suo leader indiscusso, con altre partenze e giocatori a rischio infortuni, il Rapperswil dovrà tornare a ragionare come faceva prima dell’epoca del fuoriclasse ceco. Dopo due quarti di finale, una semifinale e le serate europee, gli obiettivi andranno obbligatoriamente al ribasso, ma la cosa fondamentale sarà accettarlo e lavorare in funzione di questo.


La classifica di HSHS

1. ZSC LIONS
2. GINEVRA
3. ZUGO
4. LOSANNA
5. _________
6. FRIBORGO
7. DAVOS
8. BERNA
9. _________
10. BIENNE

11. RAPPERSWIL
12. LANGNAU
13. KLOTEN
14. AJOIE

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