SVIZZERA – AUSTRIA
3-2
(1-0, 1-1, 0-1; 0-1)
Reti: 18’28 Niederreiter (Corvi) 1-0, 24’14 Haas (Scherwey, Müller) 2-0, 34’50 Zwerger (Rauchenwald, Haudum) 2-1, 46’28 Ganahl (Schneider) 2-2, 63’18 Corvi (Niederreiter) 3-2
Note: Royal Arena, 5’019 spettatori. Arbitri Olenin, Sjoqvist; Golyak, Lazarev
Penalità: Svizzera 3×2′ + 1×5′ + 1×20′ (Andrighetto), Austria 3×2′
COPENAGHEN – Gli esordi, quelli mondiali e olimpici, sono sempre una gran pena per Svizzera, e anche nella prima partita del Mondiale 2018 contro l’Austria di Roger Bader, i rossocrociati hanno dovuto sudare le canoniche sette camicie.
A livello di risultato, con una vittoria all’overtime contro quella che dovrebbe (ripetiamo, dovrebbe) essere la squadra debole del girone, c’è sicuramente delusione, ma sul piano della prestazione si sono viste cose incoraggianti.
Il solo avere in pista gente come Niederreiter e Andrighetto ha fatto sì che il calibro offensivo della “nati” subisse subito un contraccolpo verso l’alto e a giovarne sono stati anche i compagni, con Corvi ritrovatosi alla grande in linea con il vecchio amico, con cui aveva giocato ai tempi del St. Moritz.
Il maggior tasso tecnico e di velocità d’esecuzione ha messo in pista un dominio territoriale piuttosto marcato a 5 contro 5 da parte dei ragazzi di Fischer, anche se gli errori individuali hanno fatto subito capire che gli automatismi e la concentrazione non sono ancora quelli dei tempi migliori.
Un turn over pericolossisimo di Hofmann nel primo powerplay è suonato come sirena d’allarme, poi zittita dal 2-0 meritato con cui gli svizzeri sono andati in vantaggio, grazie a Niederreiter e Haas.
Poi sono ricominciati i piccoli disastri individuali, con un pericoloso quanto inutile fallo di Andrighetto costatogli la penalità di partita (e la sicura squalifica per il prossimo impegno) le amnesie di Kukan, e l’Austria ne ha approfittato per rientrare.
Il powerplay di 5 minuti è stato sfruttato dal giovane biancoblù Dominic Zwerger, mentre un brutto errore in combutta tra Undersander e Kukan praticamente regalato il 2-2 agli austriaci. Reti arrivate a freddo, per il momento della partita, con la Svizzera dominatrice sul piano del gioco a 5 contro 5 e Genoni poco impegnato, mentre sull’altro fronte il portiere Starkbaum compiva veri e propri miracoli.
Per fortuna della Svizzera la premiata ditta grigionese Niederreiter–Corvi era decisamente in palla e dopo aver confezionato la bella rete dell’1-0 nel primo tempo ha costruito anche il gol che ha regalato la vittoria agli elvetici nell’overtime.
A conti fatti, la Svizzera promette cose migliori rispetto a ciò che si è visto per partite intere ai Giochi coreani, ma sarà d’obbligo limitare al massimo certi grossolani errori e restare concentrati per 60′ e soprattutto riuscire a sfruttare le occasioni (e qui ci si ripete da decenni) per non vanificare ciò che di buono si può riuscire ad intravvedere.
Esordio quindi riuscito al… 90% per Patrick Fischer, che intanto ha infranto un tabù battendo l’Austria, nazionale che la Svizzera non riusciva a sottomettere addirittura dal 1993, quando alcuni rossocrociati ancora non erano nati.
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