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Ambrì Piotta

L’Ambrì ritrova ordine e special teams, vittoria ai rigori a Zugo

ZUGO – AMBRÌ

3-4

(1-3, 1-0, 1-0; 0-1)

Reti: 00’53 Pesonen (Emmerton) 0-1, 8’49 Senteler (Helbling) 1-1, 11’58 Hall (Pesonen, Emmerton) 1-2, 16’00 Duca (D’Agostini, Pesonen) 1-3, 38’30 Suri 2-3, 45’53 Martschini (Morant) 3-3

Rigori: Hall, Pesonen, Fuchs, Martschini, Duca

Note: Bossard Arena, 6’327 spettatori. Arbitri Staudenmann, Sticker; Küng, Obgeweser
Penalità: Zugo 4×2′, Ambrì 7×2′

ZUGO – Può addirittura esserci del rammarico tra le file dell’Ambrì Piotta, perchè i due punti ottenuti a Zugo avrebbero potuto essere tre con un briciolo di attenzione in più.

Vista la storia recente alla Bossard Arena e le premesse della serata precedente, però, sarebbero stati sicuramente in molti a mettere le firma per uscire vittoriosi ai rigori dall’insidiosa trasferta domenicale, che ha anche segnato la prima sconfitta della squadra di Kreis da dieci uscite a questa parte.

Zurkirchen probabilmente alzerà gli occhi al cielo quando avrà occasione di rivedere al video il gol del 2-3 concesso a Suri, episodio concretizzatosi con troppa leggerezza e che ha girato l’inerzia di una partita che avrebbe potuto avere un epilogo diverso se l’Ambrì fosse andato alla seconda sirena in doppio vantaggio.

Peccato, perchè quella è stata praticamente l’unica sbavatura del futuro portiere del Losanna, che per il resto del match si è sempre fatto trovare pronto ed ha dato una possibilità ai suoi compagni di superare indenni le fasi più concitate, parando complessivamente 42 tiri.

Quella dell’Ambrì è però stata una vittoria arrivata dal collettivo, ad immagine dei soli cinque difensori (più Kamber arretrato) a disposizione – out Mäenpää, mentre Berger ha alzato bandiera bianca nel riscaldamento – e di un boxplay che ha retto bene, pur concedendo il provvisorio 1-1 a Senteler in doppia inferiorità.

Complessivamente i leventinesi hanno però giocato una partita accorta e abbastanza ordinata, lasciando eccessivo spazio di manovra allo Zugo solamente in alcuni scampoli della seconda parte di gara. I primi 20 minuti sono stati sicuramente i migliori per la squadra di Kossmann, avanti già dopo 53 secondi grazie ad un contropiede finalizzato da Pesonen, e poi capaci di colpire in entrambi i primi due powerplay a disposizione con Adam Hall – terzo gol della settimana, tutti dal cuore dello slot – e Duca, che ha deviato un tiro lasciato partire dal rientrante D’Agostini.

In pista un po’ a sorpresa, il canadese ha velocemente preso il posto di Kostner nella prima linea (l’ex bianconero è invece stato impiegato prevalentemente nelle situazioni speciali) ed ha giocato complessivamente una buona sfida, soprattutto nella prima metà.

Uno dei principali “motori” a livello emotivo della squadra è invece stato Pesonen, che da quel check che ha lasciato dolorante sul ghiaccio Holden nel primo tempo è diventato una sorta di bersaglio delle provocazioni locali.

Provocazioni sfociate anche in tentativi palesi di vendetta, come quando Klingberg ha cercato di vendicare il compagno a fine primo tempo, oppure quando lo stesso Holden ha colpito il finlandese a gioco fermo dopo la segnatura di Suri. Entrambi gli episodi sono sfociati in penalità, ma l’Ambrì non ha saputo punire gli avversari concretizzando i powerplay conseguenti.

“Peccato”, si diceva. Questo a maggior ragione se si pensa al palo pieno colpito da Fora ad inizio periodo centrale, che avrebbe potuto tramutarsi in un micidiale 4-1. Pure Fuchs ha poi avuto almeno un paio di occasioni limpide per trovare il gol, ma stavolta la mancanza di freddezza lo ha tradito.

Quando Martschini ha infilato il pareggio la partita ha poi deragliato dal suo corso, con lo Zugo maggiormente convinto dei propri mezzi e l’Ambrì poco deciso nel suo forecheck. Il momentum non è però mai girato in maniera decisa in favore degli svizzero centrali, ma dopo una partita ben controllata l’Ambrì si è ritrovato in una situazione in cui un semplice rimbalzo avrebbe potuto vanificare il tutto. Fortunatamente non è successo.

Ai rigori i leventinesi sono poi stati perfetti, infilando l’inesperto Haller grazie alle esecuzioni di Hall, Pesonen, Duca e Fuchs, mentre sull’altro fronte solamente il solito Martschini ha saputo eludere la guardia di Zurkirchen.

Con questa vittoria la squadra di Kossmann lascia l’ultimo posto e accorcia ulteriormente la parte bassa della classifica, lasciando però parecchi rimpianti per non aver ottenuto un risultato positivo la sera precedente.

L’Ambrì ha fatto tesoro delle lacune mostrate sabato, ritrovando l’efficacia negli special teams ed un certo ordine, pur potendo schierare solamente cinque difensori di ruolo. La prossima sfida è ora in programma venerdì, ci sarà dunque tempo per recuperare qualche pedina in difesa e presentarsi in pista con un lineup più strutturato.

fattore2IMPARARE DAI PROPRI ERRORI: L’Ambrì Piotta è riuscito nel giro di poche ore a fare alcuni accorgimenti per evitare di farsi mettere alle corde dagli stessi errori risultati decisivi la sera precedente, il tutto nonostante un lineup assemblato un po’ in situazione d’emergenza.

Questo tipo di reazioni sicuramente fanno ben sperare, ma bisognerà riuscire ad accompagnarle con una continuità a livello di prestazioni che raramente si è verificata nel corso della stagione. Il prossimo weekend saprà dire se questa volta le cose andranno diversamente.

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