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Ambrì Piotta

L’Ambrì Piotta ha mille risorse, è un weekend da sei punti!

Cereda ha fatto ancora affidamento su Goi e Mazzolini. I leventinesi hanno iniziato a rilento, ma dopo i primi 10 minuti hanno controllato il Losanna

L’Ambrì Piotta ha mille risorse, è un weekend da sei punti!

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AMBRÌ – LOSANNA

2-1

(2-1, 0-0, 0-0)

Reti: 00’58 Zangger (Froidevaux) 0-1, 18’18 Berthon (Goi) 1-1, 19015 Emmerton (D’Agostini, Plastino) 2-1

Note: Valascia, 4’651 spettatori. Arbitri Stricker, Tscherrig; Castelli, Kovacs
Penalità: Ambrì 0×2′, Losanna 7×2′ + 1×10′ (Danielsson)

AMBRÌ – L’Ambrì Piotta venerdì sera è tornato negli spogliatoi tra gli applausi a scena aperta della Valascia, dopo aver concluso per la prima volta in questa stagione un fine settimana da sei punti, bilancio che per essere ritrovato in regular season ci costringe a tornare addirittura a dicembre 2015.

I tre punti ottenuti contro il Losanna hanno però un valore ben più concreto rispetto a quelli messi in saccoccia a Les Vernets, perchè arrivati al termine di una partita giocata con rigore tattico, una precisa struttura e a risultato della capacità di aver tenuto sotto controllo i vodesi praticamente per cinquanta minuti.

L’unica fase della partita in cui i biancoblù hanno fatto storcere il naso ai 4’651 della Valascia (pochini, questo gruppo meriterebbe una presenza più massiccia) è infatti coinciso con l’entrata in materia, ad immagine della “doccia fredda” rappresentata dal gol di Zangger dopo soli 58 secondi di gioco. Incolpevole nella circostanza Conz – ben quattro compagni erano totalmente sbilanciati alla sua destra – ma dopo l’1-0 i ragazzi di Cereda ci hanno messo diversi minuti per ricomporsi ed iniziare finalmente a pattinare.

Complice anche una penalità rimediata da Danielsson – lo svedese finirà con il passare 16 minuti nel box dei puniti – i biancoblù hanno gradualmente preso ritmo, ed in questo senso è stato fondamentale il contributo di Conz nell’impedire che i vodesi trovassero il raddoppio, sfiorato a ripetizione e mancato di un nulla su un palo pieno colpito da Junland.

La partita è così cambiata in un battibaleno. Berthon ed Emmerton hanno infilato due reti nel breve volgere di 57 secondi, con il primo a sfruttare un bel disco recuperato da Goi, mentre il canadese si è visto carambolare su un pattino un puck scagliato da D’Agostini in powerplay.

Oggettivamente in quel frangente i biancoblù hanno raccolto più di quello che hanno seminato, ma il tutto è stato compensato da un periodo centrale completamente dominato dai leventinesi, ma conclusosi senza quella terza segnatura che sarebbe stata meritatissima. Praticamente d’obbligo in questo caso puntare il dito al powerplay, che ha sciupato ben quattro opportunità di ipotecare la sfida, circostanza che si è poi ripetuta nel terzo tiratissimo tempo, quando una superiorità a 8’ dal termine avrebbe potuto chiudere i giochi.

Le fasi sono risultate in alcuni momenti un po’ macchinose e per certi versi prevedibili, anche se hanno avuto il pregio di mantenere intatto il momentum in favore dei ragazzi di Cereda, mentre quel powerplay nel terzo periodo ha dato una grande mano nel rompere il ritmo del Losanna ed interrompere una pressione ospite che si stava facendo troppo intensa.

Alla fine però il punteggio non è più cambiato, con da una parte l’ex Zurkirchen capace di ergersi a protagonista nel periodo centrale tenendo letteralmente in partita i suoi, mentre dall’altra Conz ha giocato una delle sue migliori partite in biancoblù, risultando decisivo in particolar modo nel primo tempo, quando il match avrebbe potuto prendere velocemente un’altra direzione.

Negli ultimi 20 minuti tutta la squadra è invece stata brava nel contenere la spinta del Losanna, pericoloso solo a tratti ma nel complesso mai in grado di mandare nel panico i padroni di casa.

L’Ambrì Piotta è così uscito benissimo da un weekend che si preannunciava molto significativo, e la squadra di Cereda si è confermata a suo agio nell’affrontare avversari di pari livello – tutte le quattro sfide contro squadre sotto la linea sono state vinte – e lo ha fatto con grande versatilità e capacità di sfruttare le risorse a propria disposizione.

Impossibile infatti non sottolineare il contributo di Tommaso Goi ed Elia Mazzolini, prelevati giovedì dai Rockets e capaci di portare in pista un’energia che per il sistema di gioco di Cereda rappresenta puro ossigeno. Il coach biancoblù ha brillantemente spostato Müller all’ala e integrato i due in posizioni determinanti, ridando vigore ad una squadra che al momento è orfana dei contributi dei vari Monnet, Guggisberg e Lhotak.

Se i primi due sono ancora frenati da problemi fisici, Lhotak ha concluso la partita di Ginevra e giocato tutta quella di venerdì nel ruolo di 13esimo attaccante. Il ceco si trova in una fase piuttosto negativa ed in questo senso Cereda sta cercando di ridargli fiducia schierandolo perlomeno in powerplay (per lui 5’14 di ghiaccio, ma solamente 49 secondi a cinque contro cinque), ma nel frattempo è giusto che si dia spazio a chi riesce a garantire ritmo ed intensità.

Cereda ha sinora dimostrato di saper “recuperare” alcuni di quelli che in certi momenti erano gli anelli deboli del roster, su tutti un Collenberg che aveva iniziato il campionato in maniera disastrosa, ma che ora da diverse partite assicura prestazioni di buon livello. La testimonianza è arrivata proprio venerdì, quando è stato uno dei giocatori scelti per difendere il risultato nell’ultimo minuto di gioco.

L’Ambrì Piotta rimane comunque un cantiere in continuo sviluppo, perlomeno nelle sue singolarità, ma nel frattempo sta guadagnando solidità a livello di gruppo. I sei punti arrivati sono un premio per il lavoro svolto, ed uno stimolo per cercare di fare un ulteriore passo avanti.


IL PROTAGONISTA

Tommaso Goi: Da un giorno all’altro gli vengono affidate le chiavi della terza linea, ed il 27enne italiano sfrutta ottimamente la chance per portare sul ghiaccio energia, grinta e tanta velocità… Elementi già apprezzati durante gli scorsi playout.

Venerdì ha saputo essere determinante con quel bel disco recuperato nel primo tempo, seguito dall’assist giusto per il gol dell’1-1 di Berthon. Nel corso del match ha poi costretto più volte gli avversari al fallo, e proprio da un suo spunto è nato il powerplay sfociato nella rete decisiva di Emmerton.


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HIGHLIGHTS

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