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Ambrì Piotta

Indisciplinato ma con carattere, l’Ambrì strappa un buon punto

I biancoblù giocano un match in crescendo ma rischiano nel finale con lunghe fasi di boxplay. Doppietta per un ottimo Perlini, Kostner di nuovo in gol

Indisciplinato ma con carattere, l’Ambrì strappa un buon punto

AMBRÌ – BIENNE

3-4

(0-0, 2-2, 1-1; 0-1)

Reti: 21’32 Rajala (Pouliot, Rathgeb) 0-1, 26’04 Hügli (Pouliot, Moser) 0-2, 34’51 Kostner (Zwerger, Fischer) 1-2, 36’33 Perlini (Kneubuehler, Flynn) 2-2, 49’25 Hügli (Komarek, Rajala) 2-3, 53’56 Perlini (Flynn, Hächler) 3-3, 61’01 Cunti (Hofer, Brunner) 3-4

Note: Valascia, porte chiuse. Arbitri Fluri, Nikolic; Schlegel, Burgy
Penalità: Ambrì 11×2′ + 1×10′, Bienne 3×2′

Assenti: Matt D’AgostiniIsacco DottiTommaso GoiElias BianchiChristian PinanaJulius Nättinen (infortunati) Stanislav Horansky (Olten), Benjamin ConzPatrick Incir (sovrannumero), Dario Rohrbach (Rockets)

AMBRÌ – Ha dovuto stringere i denti l’Ambrì, ma alla fine contro il Bienne è stato conquistato un buon punto, che ha ribadito il carattere di una squadra che nelle ultime settimane sta ritrovando una certa personalità.

Non è infatti stata impresa semplice riuscire a riportare in due circostanze il match parità, e poi una volta trovato il 3-3 i biancoblù hanno giocato con il fuoco a causa di una miriade di penalità negli ultimi cinque minuti, ma la squadra di Cereda ha stretto i denti e portato la situazione di equilibrio sino alla terza sirena.

Quegli otto minuti rimediati nel finale – oltre a dieci rifilati a Flynn, che gli arbitri hanno addirittura scambiato per Fischer – hanno infatti dato vita ad una vera battaglia a difesa di Östlund, con anche delle delicatissime fasi di doppia inferiorità numerica in cui l’Ambrì ha saputo lottare e resistere. Dopo la beffa di Zugo era importante non vedersi sfuggire di mano la partita per il medesimo motivo, ma queste recenti uscite devono essere un campanello di avvertimento in vista dell’ultimo decisivo mese di campionato.

Sulla conduzione arbitrale si può sicuramente discutere – alcune decisioni poco lucide ci sono state – ma l’aspetto che deve prevalere è la consapevolezza che una maggiore disciplina dovrà al più presto fare parte del bagaglio dell’Ambrì, anche e soprattutto ora che i punti si fanno sempre più pesanti.

Pesante lo è però anche il punticino conquistato contro un Bienne decisamente difficile da contenere, ad immagine di un primo tempo in cui i seeläander hanno ampiamente controllato il possesso del puck, mentre Grassi e compagni hanno faticato nel trovare efficacia e ritmo nel loro forecheck. Pochi di conseguenza i pericoli per un Van Pottelberghe che ha vissuto nella prima mezz’ora una serata piuttosto semplice, mentre i suoi compagni nel giro di cinque minuti sono riusciti a segnare due volte con Rajala e Hügli ad inizio periodo centrale.

L’Ambrì nel frattempo era riuscito a rendersi pericoloso solamente con un contropiede di Kostner e Zwerger in shorthand, tentativo disinnescato dal Bienne in una prima occasione ma poi capace di partorire il fondamentale 1-2 in occasione del boxplay biancoblù successivo.

Kostner ha così confermato di trovarsi in un periodo assolutamente eccezionale, con quattro gol nelle ultime quattro partite, e addirittura nove punti nelle ultime sette. Il titolo di “giocatore più caldo della squadra” deve però condividerlo con Brendan Perlini, che finirà per ottenere una doppietta a risultato di un’altra buona prova. Impressionante in alcuni momenti la capacità del canadese di unire pattinaggio, imponente presenza fisica e ottime mani, mix che gli sta permettendo di alzare sempre più il suo livello grazie al maggior ritmo messo nelle gambe.

L’Ambrì non ha però messo la partita in parità grazie a degli spunti individuali. Dopo aver incassato le due reti la squadra è infatti cresciuta in maniera evidente, iniziando specialmente a metterci il fisico e vincendo diverse battaglie per il puck. Qualcosa in più probabilmente si poteva però fare sul nuovo vantaggio ospite di Hügli, ma una pezza ce l’ha messa il powerplay qualche minuto più tardi.

Per la quinta partita consecutiva i biancoblù sono così riusciti a segnare almeno tre reti, ritrovando un po’ di respiro in termini di produzione offensiva, dopo aver vissuto una fase tra inizio gennaio e metà febbraio in cui erano stati segnati solamente 13 gol in dieci partite. In termini di fiducia questa è una boccata d’ossigeno importante, anche in prospettiva del rientro di un Nättinen che andrebbe a completare in maniera interessante un top six che nell’occasione annoverava il rientrante Dal Pian.

Nonostante il gol decisivo trovato da Cunti nell’overtime, l’Ambrì può guardare con fiducia ai prossimi impegni, ma anche con la consapevolezza di dover trovare maggiore urgenza e responsabilità in alcune fasi della partita. Giovedì un grande carattere ha permesso di trattenere alla Valascia un punto, ma l’indisciplina in futuro potrebbe costarne altri molto pesanti.


IL PROTAGONISTA

Brendan Perlini: Ci sono alcuni momenti in cui riesce a mostrare perché, all’età di 24 anni, ha già giocato oltre 200 partite in NHL dopo essere stato scelto con il 12esimo pick assoluto nel 2014. Il ragazzo canadese unisce pattinaggio, stazza e buone mani in un pacchetto che quando è ispirato in pochi riescono a contenere, ed il tutto sta diventando sempre più evidente con il passare della partite. Se Perlini continuerà a progredire così, sarà la vera arma in più dell’Ambrì nel finale di stagione.


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HIGHLIGHTS

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