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Ambrì Piotta

Anche contro il Losanna l’opera dell’Ambrì resta incompiuta

Due reti in powerplay hanno portato i biancoblù vicini alla vittoria, ma è mancata un po’ di maturità e cattiveria. Nättinen ancora in gol, di nuovo ottimo Ciaccio

Anche contro il Losanna l’opera dell’Ambrì resta incompiuta

AMBRÌ – LOSANNA

2-3

(0-0, 1-1, 1-1; 0-1)

Reti: 27’03 Müller (Flynn, D’Agostini) 1-0, 31’07 Malgin 1-1, 54’13 Nättinen (Müller, Zwerger) 2-1, 56’29 Malgin (Gibbons, Hudon) 2-2, 62’40 Bertschy (Hudon) 2-3

Note: Valascia, 1’496 spettatori. Arbitri Dipietro, Hungerbühler; Kehrli, Duarte
Penalità: Ambrì 5×2′, Losanna 7×2′

Assenti: Patrick IncirIsacco DottiJiri NovotnyTommaso GoiChristian Pinana (infortunati), Elia Mazzolini (Ticino Rockets)

AMBRÌ – Resta un’opera incompiuta l’Ambrì Piotta, a risultato di una partita che ha nuovamente presentato alcuni aspetti positivi ed altri su cui il gruppo di Cereda dovrà continuare a lavorare. Al netto i biancoblù ne sono usciti ancora sconfitti, ma come già successo nel recente passato l’ago della bilancia è stato a lungo in bilico prima di spostarsi in favore degli avversari.

Certo, non si può dimenticare un primo tempo in cui il Losanna ha controllato il gioco praticamente dall’inizio alla fine – sintomatico il bilancio di 21 tiri a 4 – ma in quella prima frazione l’Ambrì ha anche avuto il merito di contenere tutto sommato bene i danni.

La velocità d’esecuzione e la precisione di Malgin e compagni non hanno lasciato molta scelta ai leventinesi, che pur consegnando il pallino del gioco ai vodesi hanno evitato di farsi travolgere dagli eventi, ed infatti tra le molte conclusioni ospiti sono ben poche quelle che effettivamente hanno rappresentato una seria minaccia per l’ottimo Ciaccio.

D’altro canto però il primo tempo di martedì è stato forse quello che ha evidenziato sin qui maggiormente le lacune dell’Ambrì in termini di gestione del puck ed uscita dal terzo, con tanta imprecisione nei passaggi e molti dischi spediti fuori dal terzo senza complimenti, con un rimbalzo alla balaustra prima di andare al cambio oppure ricorrendo all’icing.

Con queste premesse è chiaro che i leventinesi sul fronte offensivo abbiano creato poco – visto che pure il forecheck inizialmente non ha trovato molta efficacia – ma una volta superata la bufera iniziale l’Ambrì è pian piano cresciuto.

Per dare una decisa scossa al momentum della partita ci è voluta una doppia superiorità numerica, con Cereda che ha mandato in pista un quintetto formato da soli attaccanti che ha portato Müller a trovare la bella rete d’apertura. A questo punto la partita è evidentemente cambiata, l’Ambrì ha iniziato a spingere sfiorando a più riprese il raddoppio, ma proprio nel suo momento migliore ha incassato il gol in shorthand (già il terzo del torneo) di Malgin.

In questo tipo di situazioni i biancoblù devono ancora crescere, e raggiungere quella maturità che permette di gestire meglio anche momenti come quelli venutisi a creare nel finale, quando Nättinen – già al terzo gol, ma stavolta meno in evidenza rispetto allo scorso weekend – ha infilato il 2-1 a poco più di cinque minuti dal termine.

Anche in questo frangente però l’Ambrì ha dovuto incassare una doccia fredda, con ancora Malgin a rovinare i piani del gruppo di Cereda, che sicuramente non sarà stato contento del disco perso in maniera un po’ troppo “leggera” da Zwerger sulla blu offensiva.

Nell’overtime gli equilibri sono poi saltati con la penalità di D’Agostini, anche se poco prima del game winning goal di Bertschy erano stati i padroni di casa ad avere un’occasione d’oro per chiudere la sfida, ma Boltshauser ha messo il punto esclamativo su una prova solida fermando Grassi.

Si è così chiusa una sfida che è un po’ il sunto di questo inizio di campionato dell’Ambrì Piotta, con alcuni ingranaggi che stanno iniziando a trovare la loro collocazione – significativo lo spostamento a gara in corso di Nättinen con Müller e Zwerger, con D’Agostini riportato al fianco di Flynn – mentre altri aspetti si stanno confermando più problematici.

Sicuramente positivo vedere il powerplay continuare a produrre reti, ed anche a parità numerica dal secondo tempo in avanti si sono viste dinamiche incoraggianti, ma spesso non si vede la giusta cattiveria davanti alla porta, ed infatti all’appello mancano ancora quei gol sporchi che dovrebbero far parte del repertorio leventinese.

Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno quello di martedì ha rappresentato il quarto risultato utile consecutivo, con pochi punticini però aggiunti alla classifica e tanti indizi che Cereda può appuntare sul suo taccuino per cercare di far fare un ulteriore “click” al suo gruppo.

La maturità potrà arrivare solo con il tempo, ed anche martedì è arrivata una lezione da non dimenticare.


IL PROTAGONISTA

Denis Malgin: Il Losanna era senza i vari Conacher oppure Jooris, ma questo non ha impedito ai vodesi di portare sul ghiaccio della Valascia tante trame offensive davvero apprezzabili.

In particolare l’attaccante dei Maple Leafs ha mostrato una velocità di pensiero superiore e delle ottime mani, che gli hanno permesso di firmare una doppietta e di guadagnare il powerplay decisivo nell’overtime. L’unica macchia sono quei 4 minuti di penalità, che si è però fatto perdonare segnando il 2-2.


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HIGHLIGHTS

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