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Ambrì Piotta

Zwerger: “Sta andando sempre meglio, mi sento bene ed ho tanta gioia nel giocare”

L’austriaco dopo la vittoria contro l’Ajoie:”Bisogna lavorare duro, restare concentrati e se lo si fa i successi arrivano. Sapevamo che avremmo dovuto lottare duramente contro un avversario ostico”

PORRENTRUY – Una vittoria sudata, ma in definitiva meritata per l’Ambrì Piotta a Porrentruy, come conferma Dominic Zwerger.

“Direi proprio di sì, sapevamo che avremmo dovuto lottare duramente contro un avversario ostico, specialmente davanti al suo pubblico e questa combattiva prova ci ha premiati”.

La chiave della partita è stata probabilmente nell’ultimo tempo, quando avete gestito bene il vantaggio senza quasi mai concedere azioni pericolose all’Ajoie. Lì avete mostrato una certa maturità…
“Esatto, nel periodo centrale i giurassiani hanno un po’ avuto il momentum dalla loro parte, sapevamo dunque che negli ultimi 20 minuti avremmo dovuto uscire dalla nostra zona in modo semplice e spedire il disco in profondità, senza più concedere nulla. Credo che lo abbiamo attuato bene e che sull’arco dei 60 minuti i tre punti siano meritati”.

Quando si è reduci da cinque sconfitte consecutive è importante riflettere su questo dato? Pesa o è meglio non pensarci?
“Ne abbiamo parlato nello spogliatoio, ma questo era il caso anche quando eravamo reduci da sette vittorie filate. L’importante è però non rifletterci troppo, non pensare eccessivamente né alle vittorie e né alle sconfitte. Bisogna lavorare duro, restare concentrati e se lo si fa i successi arrivano”.

A mio avviso stiamo vedendo uno dei migliori Zwerger degli ultimi tempi, già lo scorso weekend hai giocato bene e sei stato tra gli aspetti positivi. Ho ragione?
“Grazie! Mi fa enormemente piacere questo giudizio, hai assolutamente ragione. A inizio stagione stavo benissimo, ero in forma, poi l’infortunio alla spalla mi ha ovviamente un po’ frenato e riportato indietro. Gli altri giocavano, io invece ero ai box. Ora penso che dopo la pausa dedicata alla Nazionale sta andando sempre meglio, mi sento molto bene, sono felice e ho tanta gioia nel poter giocare nell’Ambrì e difendere questi colori”.

A proposito di pause dedicate alla Nazionale, settimana prossima ne arriva un’altra ma stavolta non sei stato convocato dall’Austria…
“Tra qualche giorno nascerà nostra figlia e quindi mi sono accordato con il coach Roger Bader. Avrei partecipato al camp di novembre, ma non a questo imminente e nemmeno a quello in febbraio. Voglio trascorrere del tempo con la famiglia, avere un po’ di pausa, considerando oltretutto la Coppa Spengler. Il tecnico ha capito la mia situazione, mi ha ringraziato e mi ha detto che ci saremmo visti allora per la preparazione al Mondiale, sperando ovviamente di essere sani”.

Ultima domanda. La rete a porta vuota… In quei momenti è una questione d’istinto, oppure si ha il tempo di prendere la mira?
“Un po’ è questione di mira, ma ovviamente non posso affermare che su 10 tentativi avrei fatto 10 centri. C’è anche un po’ di fortuna e pure un po’ d’istinto nel sapere dov’è la porta”.

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