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Interviste

Wellinger: “Giocare per il Lugano rappresenta la sfida che cercavo”

LUGANO – In assenza di Luca Cunti e con Jani Lajunen ancora impegnato ai Mondiali, l’unico volto nuovo attualmente al lavoro per il Lugano è Thomas Wellinger, difensore arrivato alla Resega in provenienza dal Bienne e che a gennaio aveva messo la firma su un contratto di due anni.

“Sinora mi sto trovando davvero bene nel mio nuovo club – ci ha spiegato il 29enne – la preparazione si sta rivelando molto dura, e lo sarà giustamente per tutto il corso dell’estate. I miei compagni di squadra mi hanno accolto benissimo, ed inoltre la città è molto bella… Mi sento davvero già a mio agio nel vivere a Lugano ed essere parte dei bianconeri”.

Thomas Wellinger, il tuo contratto l’avevi firmato quando il coach era ancora Shedden… Hai già avuto occasione di parlare con Ireland?
“Fino ad ora no. Ho però avuto un colloquio molto positivo con Jussi Silander, mentre nei confronti di Greg ho sentito solamente cose positive, così come per l’intero staff tecnico. Sicuramente non vedo l’ora di fare la conoscenza di tutte le persone con cui lavoreremo quest’anno”.

Lo scorso anno hai avuto un serio infortunio alla spalla, ora come ti senti?
“Ho dovuto sottopormi ad un intervento chirurgico sei settimane fa. Ora mi sento molto bene, faccio della fisioterapia a Chiasso e lavoro ogni giorno con l’obiettivo di tornare al 100% il più velocemente possibile”.

Hai passato le ultime stagioni a Bienne, come ti senti ora davanti alla sfida di giocare per il Lugano?
“Indubbiamente quello che volevo era proprio una nuova sfida da affrontare, e credo che Lugano sia il posto migliore in cui giocare per me in questo momento della carriera. Vedremo come andranno le cose, lavorerò duramente nel corso dell’estate e voglio essere pronto per quando torneremo sul ghiaccio… Voglio che la prossima stagione sia positiva”.

Pensi ci sarà una pressione maggiore nel giocare in un club che punta al titolo?
“Questa non è una cosa a cui penso molto. Seguo la filosofia di prendere un giorno dopo l’altro, cerco di dare il massimo per essere al meglio ogni singola partita, senza pensare al quadro generale. Sicuramente ci sarà della pressione, ma so di poterla gestire se mi preparerò come si deve, dunque non dovrebbe essere un problema”.

Sappiamo che sei un difensore piuttosto completo, come descriveresti il tuo gioco?
“Sono un ragazzo che lavora duro, cerco di portare sul ghiaccio un buon pattinaggio e provo il più possibile a far arrivare i dischi in porta. Naturalmente però quando sei un difensore la tua priorità è sempre in retrovia, dunque come prima cosa voglio essere affidabile davanti al nostro portiere, poi una volta fatto quello si potrà pensare a creare qualcosa sul fronte offensivo”.

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