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Interviste

Weibel: “Onesti e chiari nei cambiamenti, questo gruppo ha carattere e non molla”

Il direttore delle squadre nazionali al termine della fase di qualificazione: “Volevamo un gioco più duro, orientandoci così su quell’hockey che si sta sviluppando a livello internazionale e credo che questa sia la strada giusta”

© SRF

HELSINKI – Tra i volti soddisfatti al termine della partita contro la Germania – l’ultima delle sette di qualificazione, tutte vinte – c’era anche quello del direttore delle squadre nazionali, Lars Weibel.

“Siamo contenti, anche se in tutte le partite ci siamo appuntati qualcosa da sistemare”, ha commentato l’ex portiere bianconero. “La base però sicuramente c’è, si vede che rispetto a Riga e Pechino abbiamo migliorato tante cose… Volevamo un gioco più duro, orientandoci così su quell’hockey che si sta sviluppando a livello internazionale e credo che questa sia la strada giusta”.

Proprio dalle delusioni di Pechino siete ripartiti, delineando un nuovo percorso…
“Sulla carta avevamo individuato degli aspetti in cui volevamo fare meglio, ma è stato anche importante che poi la squadra abbia eseguito sul ghiaccio le nostre intenzioni. C’è tanta unità tra giocatori, allenatori e management, siamo davvero insieme e come gruppo ci eravamo posti l’obiettivo di migliorare molte cose, ed anche nelle partite difficili si è visto che tutti sono pronti per fare un passo in più. C’è tanto carattere, la squadra non molla mai e rimane molto calma in tutte le situazioni”.

Negli scorsi mesi avete preso delle decisioni forti, e vista questa prima fase di Mondiale sembrano essere azzeccate…
“Per noi è stato importante rendere chiari sin dall’inizio i punti che volevamo migliorare. Abbiamo dovuto prendere alcune decisioni difficili, ma siamo stati molto onesti nel parlare chiaro ed indicare la direzione in cui vogliamo andare… Sicuramente ci sono state delle critiche, ma siamo convinti che i cambiamenti fatti sono stati quelli giusti ed in questo c’è stata molta trasparenza, non solo per fans e sponsor ma anche per la squadra. Ogni giocatore sa cosa ci aspettiamo da lui, ed il gruppo a sua volta sa cosa può aspettarsi da noi”.

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