DAVOS – Non deve ingannare l’ampio risultato finale, visto che il Davos ha dovuto sudare non poco per ottenere la sua prima vittoria a questa Coppa Spengler, soprattutto in una prima metà di partita in cui i tedeschi degli Straubing Tigers hanno dominato il gioco grazie a tanta garra ed energia. Un po’ ingeneroso infatti il 5-0 con cui si è arrivati alla terza sirena, scaturito da un terzo tempo in cui i tedeschi hanno mollato la presa dopo una prima parte di gara ad alta intensità.
La squadra allenata da Tom Pokel ha infatti portato sul ghiaccio un gioco arrembante nel primo periodo – che è stato il migliore per i tedeschi – con tanti tiri indirizzati verso l’ottimo Luca Hollenstein, che sull’arco del match ha dovuto sfoderare diverse parate complicate per impedire ai Tigers di trovare il gol.
Alla fine i tedeschi sono forse stati un po’ limitati dalla qualità solo modesta della loro rosa, che ha impedito di dare concretezza a una manovra che ha saputo mettere alle strette i grigionesi, che dal canto loro hanno invece avuto bisogno di tempo per aumentare i giri del loro gioco.
Il Davos – sempre privo di Michael Fora, out per un problema muscolare – è però andato in crescendo, e dopo il vantaggio firmato da Calle Andersson al 27esimo – bravo a sfruttare lo screen di Lemieux sul portiere avversario – ha saputo trovare maggiore confidenza con il proprio gioco, anche se in termini individuali solo alcuni elementi hanno saputo brillare.
Sin dalle prime battute il migliore tra i gialloblù è stato Filip Zadina, che ha saputo portare energia quando il resto della sua squadra aveva un atteggiamento un po’ timido, e che nel finale ha trovato anche un bell’assist per il 3-0 di Kessler.
Nel terzo tempo, infatti, gli Straubing Tigers si sono un po’ spenti, non riuscendo più a mettere quella fisicità ed energia che tanto efficace era stata nell’avvio di gara. Quando Tambellini al 46’20 ha infilato il 2-0 si è infatti capito che il match era deciso, anche perché sull’altro fronte Hollenstein non si è mai fatto cogliere impreparato.
Nel finale c’è poi stato spazio anche per le reti di Frehner e Lemieux che, unite allo shutout da 35 parate di Hollenstein, vanno a rinfrancare il Davos dopo due partite in cui la squadra di Holden ha comunque mostrato di avere ancora margini di miglioramento.
D’altronde anche in campionato i grigionesi non stavano vivendo un momento particolarmente brillante, che si è protratto in questo avvio di Coppa Spengler. Da questo risultato potrà però arrivare anche tanta fiducia, che potrebbe tradursi in un torneo in crescendo, un po’ come avvenuto nella prova di venerdì.