CANADA – SVIZZERA
2-3
(0-0, 1-2, 1-1)
Reti: 29’58 Toffoli (Laughton, Quinn) 1-0, 33’24 Hischier (Fora, Fiala) 1-1, 37’00 Simion (Marti, Haas) 1-2, 52’08 Ambühl (Niederreiter, Corvi) 1-3, 56’22 Carcone (Hunt, Neighbours) 2-3
Note: Arena Riga, 8’234 spettatori
Penalità: Canada 3×2, Svizzera 2×2
Assenti: Tim Berni (non iscritto), Tobias Geisser, Robert Mayer, Sven Senteler (sovrannumero), Calvin Thürkauf (infortunato)
RIGA – Sembrava di giocare una partita di campionato svizzero, di quelle calde come un derby ticinese, tanto era elettrizzante e impressionante l’ambiente della Arena Riga, reso tale dagli scatenati tifosi svizzeri giunti in massa in Lettonia.
Quasi 7’000 rossocrociati hanno spinto la selezione di Patrick Fischer nell’attesissima e ormai classica sfida contro il Canada, supportandoli in una vittoria che per superiorità di squadra sembrava logica in ottica elvetica, ma che così non è stato in particolare per alcuni episodi.
In sostanza ci riferiamo al quel bruttissimo intervento di Veleno su Niederreiter – i due si sono stretti la mano e abbracciati alla fine del match – non ravvisato dai disastrosi arbitri in pista ma che ha poi portato a un power play canadese e al conseguente vantaggio di Toffoli.
In quel momento la Svizzera aveva davanti il grande rischio di farsi prendere dalla frustrazione e dalla rabbia, con la possibilità di perdere per mano un incontro che fino a lì aveva comandato sul piano del gioco. Genoni e compagni invece hanno mantenuto la calma, giocatori come Hischier, Siegenthaler, Richard e lo stesso Niederreiter hanno mostrato grande leadership, rispondendo colpo su colpo alle provocazioni canadesi con un gioco duro ma corretto, picconando la difesa nordamericana fino a quando ha ceduto, con il gol nato da un guizzo di Hischier nello slot basso.
Senza mai perdere la fiducia, la squadra svizzera ha continuato a giocare con pazienza, lavorando bene nelle zone più calde, venendo premiata dal vantaggio di Simion che proprio nella sua area di competenza davanti al portiere ha fatto valere fisico e mestiere infilando il primo vantaggio elvetico della serata, frutto di una maturità da grande nazionale.
La capacità della Svizzera è stata anche quella di non panicare quando il Canada ha cercato di spingere, sorreggendosi da un Genoni in serata e impedendo alla squadra di Tourigny di prendersi le seconde occasioni dopo un’azione e ripulendo il terzo per calmare il gioco.
Giusto premio per una partita dove ha dato ancora tutto se stesso è stato il 3-1 di Ambühl, nato da una discesa di Fora e dal grande lavoro di capitan Niederreiter, rete che si è rivelata decisiva anche dopo il 3-2 di Carcone nel finale.
Con questo successo la Svizzera riprende la testa del Gruppo B e può puntare alla posta piena del girone preliminare come nel Mondiale scorso. Facciamo gli scongiuri per come è andata nei quarti, ma quella di quest’anno sembra una Nazionale diversa, soprattutto nel carattere e nella grande voglia di vincere di gruppo, che finora ha incontrato anche partite più difficili rispetto alla scorsa edizione, vincendole con compattezza e capacità di adattamento.
Una vittoria sul Canada è sempre qualcosa di speciale, anche se non si tratta certo della squadra più forte mai incontrata, ma far fronte a certe avversità e tramutare il tutto in forza di squadra e in vittoria è segno che questo gruppo ha qualcosa di speciale.
GALLERIA FOTOGRAFICA
(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)