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Un grande Hofmann non basta, Nati sconfitta dalla Bielorussia

EISHOCKEY AROSA CHALLENGE 2015 SUI SVK(PHOTOPRESS/Gian Ehrenzeller)

MINSK – Continua senza sosta il percorso di preparazione della Nazionale Svizzera in vista dei Mondiali russi. Nell’ambito di una delle innumerevoli sfide amichevoli del circuito Eurohockey Challenge, la squadra di Fischer non è riuscita a ripetere il risultato positivo ottenuto venerdì e – a tratti soffrendo anche molto nonostante l’innesto dei finalisti bernesi Blum, Moser, Scherwey e Untersander – è uscita sconfitta con il risultato di 3-2 dal rematch con la Bielorussia.

L’equilibrio tra le due squadre, alla seconda sfida nel giro di 24 ore, è durato solamente 62 secondi: tanto ci ha messo lo scatenato bianconero Gregory Hofmann a bucare per la prima volta il portiere bielorusso Lalande. Il numero 15, completamente dimenticato dalla difesa, ha avuto tutto il tempo per concludere due volte da sotto porta e portare a casa la seconda rete in due partite.

Punti nel vivo, i padroni di casa hanno immediatamente cambiato marcia, andando ad impensierire Zurkirchen con grande insistenze. Martschini ha sfiorato il 2-0 da distanza ravvicinata, ma la sua è stata una delle ultime folate offensive dei rossocrociati.

Complici anche diverse penalità, gli indisciplinati confederati si sono trovati a difendere ad oltranza, riuscendoci in maniera per lo meno soddisfacente sino al secondo periodo. Quando Pavlovich ha trovato il punto del pareggio con l’uomo in più sul ghiaccio al 26’48, la diga è infatti crollata. Tra il 32’09 ed il 32’54, Ambhül e compagni hanno incassato in sequenza le reti di Filichkin e ancora Pavlovich, trovandosi così a dovere inseguire con due gol di svantaggio.

EISHOCKEY LAENDERSPIEL CHE CZE(PHOTOPRESS/Peter Klaunzer)

A preoccupare in questo senso vi è il fatto che, per due incontri consecutivi, la Nati è stata messa con le spalle al muro dalla Bielorussia, una Nazione sì in crescita dal punto di vista hockeystico, ma che sulla carta dovrebbe essere ancora una di quelle squadre che la Svizzera potrebbe e dovrebbe affrontare con più facilità.

In un torneo come il Mondiale a premiare è più la costanza che l’estemporaneo exploit, dunque in quest’ottica sarà molto più importante preparare la squadra a vincere gli incontri alla sua portata piuttosto che andare a cogliere successi di prestigio con per esempio Canada e Svezia perdendo però punti preziosi contro le “piccole”.

Nel terzo periodo i confederati hanno tentato di rifarsi sotto, fallendo però nel concretizzare le occasioni avute in power play. Nonostante la mancanza di killer instinct, il gioco in superiorità numerica è apparso fluido e piuttosto convincente e, con lo svilupparsi della chemistry tra i giocatori, ha il potenziale per diventare uno dei punti di forza di questa squadra.

A ridare speranza ai suoi ci ha nuovamente pensato Hofmann al 57’45, con il luganese autore della terza segnatura personale in due partite giocate. L’assalto finale non ha però portato a nulla e così la squadra dell’est ha confezionato la sua rivincita.

Il lungo ciclo di amichevoli è ormai prossimo al termine, con i rossocrociati che se la vedranno ancora due volte con la Lettonia ed una con la Germania prima del 7 maggio, quando la Nati debutterà a Mosca contro il Kazakistan. Il tempo per rifinire gli ultimi dettagli e per integrare al meglio gli NHLer ed i finalisti c’è, ma è chiaro che per arrivare in forma all’appuntamento iridato lo staff tecnico dovrà accelerare i tempi.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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