KREFELD – Prima uscita della Nazionale Svizzera di Patrick Fischer nella Deutschland Cup, evento che apre ufficialmente la campagna di avvicinamento agli attesi Mondiali casalinghi del 2020.
Il selezionatore rossocrociato, fresco di rinnovo così come il suo assistente Tommy Albelin, ha composto una prima selezione giovane ma piuttosto tecnica per il torneo tedesco, con diversi neofiti, tanti giovani ma sicuramente dal profilo interessante in ottica futura.
I vari Tyler Moy, Dominik Egli, Simon LeCoultre e Guillaume Maillard tra gli altri potranno quindi mostrare a Fischer le buone qualità già messe in pista in campionato e ceracre di allargare quindi la rosa dei pretendenti.
Con Nyffeler a difesa della gabbia e Noah Rod con i gradi da capitano, la Svizzera ha affrontato la Slovacchia in una sfida che definire classica è persino superato, mostrando ottime cose sul piano offensivo.
Dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate gli elvetici hanno infatti pigiato sull’acceleratore trovando tre reti nel secondo periodo con Fuchs, Bertaggia e Moy, tutte in un modo o nell’altro arrivate in maniera piuttosto spettacolare – un assolo imprendibile del bianconero – e mostrando un hockey di qualità.
Superiorità elvetica ribadita anche dai ferri colpiti da Moy ed Egli, con gli slovacchi spesso sulla panchina dei penalizzati. In questo caso è stato il power play a funzionare meno, con anche un 5 contro 3 sprecato senza rendersi troppo pericolosi davanti a Kosaristan.
Buone impressioni anche nella fase difensiva, ottimamente guidata dalla personalità di Egli e dagli spunti di Rathgeb, almeno fino al black out nei minuti finali, quando la Slovacchia ha alzato il ritmo con gli elvetici logicamente più propensi a gestire la situazione favorevole.
Svizzera che quindi non è riuscita a proteggere lo shoutout di Nyffeler e Nyffeler Fischer a chiamare il time out dopo il 2-3 di Kudrna, ritrovando perlomeno il doppio vantaggio con Prassl poco dopo e chiudendo con il rocambolesco 2-5 a porta vuota assegnato a Suter.
Buona la prima uscita quindi, con ottimi segnali sul piano del gioco e della solidità, nonostante quel “buco” nel finale in cui son cadute le reti he hanno riaperto un incontro che era pienamente e meritatamente in controllo di Rod e compagni. Un finale un po’ più concitato che però non ha rovinato quanto di buono fatto dai rossocrociati durante l’incontro.
Sabato alle 13:00 è in programma il secondo incontro per la Svizzera, avversari i padroni di casa della Germania.