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Ambrì Piotta

Un Ambrì impresentabile viene umiliato per 6-3 dal Bienne

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BIENNE – AMBRÌ

6-3

(3-0, 3-0, 0-3)

Reti: 1’07 Spylo (Tschantré, Untersander) 1-0, 1’41 Ehrensperger (Umicevic, Kamber) 2-0, 3’33 Tschantré (Spylo, Untersander) 3-0, 21’06 Olausson (Tschantré, Spylo) 4-0, 28’52 Wetzel (Kamber, Olausson) 5-0, 38’56 Berthon (Haas) 6-0, 49’02 Lauper (Steiner) 6-1, 50’35 Lüthi (Kobach, Duca) 6-2, 57’32 Hall 6-3

Note: Eisstadion, 4’525 spettatori. Arbitri Kämpfer, Stricker; Küng, zosso
Penalità: Bienne 3×2′, Ambrì 5×2

BIENNE – Dopo le ultime due convincenti vittorie, sembrava che finalmente fosse cambiato il vento in casa Ambrì. Stranieri nuovamente produttivi, una difesa concentrata ed un buon gioco corale avevano permesso alla formazione di Pelletier di cominciare a risalire la china e, forti proprio di questi evidenti miglioramenti, i biancoblù si sono presentati a Bienne con il chiaro compito di battere un’avversaria diretta per la corsa ai playoff.

Tutto quanto di buono è stato costruito nelle ultime due gare è invece stato spazzato via da un avvio semplicemente scriteriato di Duca e compagni che, scesi sul ghiaccio bernese senza nessun mordente, sono stati agevolmente spazzati via da un Bienne tutt’altro che trascendentale ma che ha il pregio di credere nei suoi mezzi e giocare al 100% ogni sua gara.

Sul 2-0 dopo 1’41 e già sul 3-0 dopo appena 3’33, si può tranquillamente dire che la partita dei ticinesi sia finita ancora prima di iniziare. Lorenzo Croce, tornato all’ovile per sopperire agli infortuni di Zurkirchen e Flückiger, è stato sostanzialmente abbandonato a se stesso e, pur non avendo brillato, le colpe della débâcle subita non vanno soltanto attribuite a lui.

La difesa è infatti parsa davvero imbarazzante, incapace di fermare gli avversari e spesso tenuta in scacco nel proprio terzo dagli attaccanti dei seeländer, non proprio una delle formazioni più offensivamente dotate del campionato. Ancora una volta a sorprendere particolarmente in negativo nel contesto di una retrovia nettamente insufficiente è Bouillon, con il difensore americano costantemente spaesato e che fatica terribilmente ad inserirsi nel contesto del più rapido campionato svizzero.

Scossi dal terribile inizio i leventinesi non sono stati in grado di replicare in nessun modo e così nel secondo tempo è arrivata la seconda carrellata di gol dei padroni di casa. Olausson, Wetzel e Berthon hanno portato il risultato su un umiliante 6-0 ed hanno così definitivamente fugato ogni dubbio sul risultato finale.

Nel terzo periodo i biancoblù hanno abbozzato una reazione, ma era ormai troppo tardi. Gli invero casuali punti di Lauper, Lüthi e Hall sono serviti solamente ad addolcire in parte un risultato amarissimo, ma non hanno davvero inciso in un incontro che era ormai deciso da lungo tempo, con i locali che avevano evidentemente già mollato la presa.

Affrontare una partita di tale importanza con un atteggiamento del genere è semplicemente inaccettabile per una squadra come l’Ambrì, che fa del combattere fino all’ultimo la sua essenza. In particolare è inconcepibile giocare in questo modo contro un’avversaria diretta come il Bienne, compagine assolutamente alla portata della formazione di Pelletier e contro la quale i punti in palio pesano doppio.

Per rendere l’idea di quanto fondamentale fosse questa gara, basti pensare che in caso di vittoria l’Ambrì sarebbe ora soltanto a -3 punti dalla riga in coabitazione proprio con i biennesi.

Difficile capire quale sia il vero volto di questo Ambrì: è quello ordinato e coraggioso ammirato a Kloten o è quello semplicemente disastroso presentatosi sabato a Bienne? Questa squadra deve al più presto trovare un equilibrio, alternare grandi prestazioni e blackout totali è infatti una strategia poco produttiva.

Starà a Pelletier trovare il modo per compattare una squadra che sembra estremamente fragile soprattutto dal punto di vista psicologico, ma che potrebbe trarre grande giovamento dal prossimo rientro nei ranghi del fondamentale Inti Pestoni.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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