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Coppa Spengler

Team Canada battuto in rimonta, lo Straubing vola in finale

I Tigers prenotano l’ultimo atto dopo una battaglia sui nordamericani. Dal trionfo del Colonia nel 1999 una formazione tedesca non approdava più in finale

Team Canada battuto in rimonta, lo Straubing vola in finale

TEAM CANADA – STRAUBING TIGERS

2-4

(1-1, 1-1, 0-2)

Reti: 03’58 Leier (St.Denis, Connolly) 0-1, 8’49 Carr (White, Jooris) 1-1, 25’57 Carr (Hazen, Hoefenmayer) 2-1, 31’48 Lipon (Connolly, Leonhardt) 2-2, 49’04 Samanski (Lipon, Connolly) 2-3, 58’13 Fleischer (Hede) 2-4

Penalità: Canada 6×2, Straubing 5×2

DAVOS – Quella tra Team Canada e Straubing Tigers, oltre che essere una sfida molto nordamericana (ben tredici tra canadesi e americani nelle fila tedesche) è stata sin da subito una partita che si è identificata come equilibrata, sia sul piano fisico che su quello tattico e territoriale, dove ognuno ha risposto colpo su colpo al suo avversario, senza risparmiarsi e senza paura delle bagarre e dei colpi sporchi.

Ormai la squadra tedesca abbiamo imparato a conoscerla, un gruppo molto compatto capace di lottare su ogni disco e per ogni millimetro di ghiaccio, che rischia però un po’ troppo quando la lucidità viene meno e le decisioni prese diventano quelle sbagliate. Un po’ per questo ne ha approfittato il Team Canada per segnare le due prime reti – entrambe firmati da uno scatenato Daniel Carr – la prima in risposta al provvisorio vantaggio per i Tigers messo a segno da Leier.

Splendida per contro la combinazione che ha portato al 2-2 i tedeschi, con la combinazione volante LeonhardtConnollyLipon, sulla quale Ellis davvero niente ha potuto tanto è stato tagliato fuori dai passaggi rapidi in quella occasione.

Quel gol ha insinuato diversi dubbi nella testa dei canadesi, incapaci di riproporre azioni ragionate, mentre sull’altro fronte lo Straubing ha incassato energia da quella rete, mettendosi sempre più nei panni del protagonista.

Connolly e compagni hanno pure sprecato quattro minuti di power play nella prima parte del terzo tempo, ma le numerose parate di Ellis sono state il preludio al vantaggio tedesco. Arrivato in maniera molto fortunata e rocambolesca con il disco deviato a palombella a superare il portiere canadese, il 2-3 è sembrato comunque meritato per quanto lavoro avevano messo sul ghiaccio i Tigers.

La squadra di Gerard Gallant si è completamente disunita negli ultimi minuti, mai riuscendo a ricompattarsi e a trovare uno sbocco per superare McIntyre, fino al 2-4 a porta vuota che ha fatto esultare lo Straubing, partito da Cenerentola e al momento primo finalista di questa Coppa Spengler, con di nuovo tutto il merito del mondo per aver dato l’anima sul ghiaccio.

Il Canada delude, sicuramente non abbiamo visto all’opera una delle formazioni migliori mai passate da questo torneo, ma l’attitudine della squadra alle prime difficoltà ha tirato fuori le prime crepe di una formazione costruita forse un po’ di fretta e senza grandi leader.


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