KARLSTAD – Hanno fatto tanto parlare questi Beijer Hockey Games, non tanto per il “prestigio” dell’evento ma più che altro alle nostre latitudini si è scatenato un dibattito sulle scelte di Patrick Fischer per la rosa elvetica in questo avvicinamento ai mondiali in Repubblica Ceca.
Tant’è insomma, che il torneo comunque la Svizzera deve sfruttarlo come test e lo ha fatto iniziando da una sconfitta contro la Finlandia, mancando quindi una vittoria che manca da ben nove incontri.
Di fronte ai finnici la selezione di Fischer, presentatasi con Van Pottelberghe in porta, ha tenuto testa fino al terzo tempo, tenendo il risultato sul pareggio per parecchio tempo.
Andati in vantaggio con il bernese Bader dopo un bel lavoro preparatorio di Theo Rochette – alla sua prima convocazione con la selezione maggiore – gli svizzeri sono stati raggiunti sull’1-1 da Erholtz proprio a metà incontro, e sono andati sotto nel punteggio a terzo tempo inoltrato a causa del gol di Jaaska, con l’ex bianconero Oliwer Kaski protagonista sul 3-1 di cinque minuti più tardi.
Poco da fare per l’invece futuro luganese Van Pottelberghe, sempre coperto su entrambi i gol degli avversari. La Svizzera ha comunque avuto la reazione necessaria per andare a segnare un bel gol con Marchon per il 3-2, prima di vedere vanificare tutto un minuto più tardi a causa del 4-2 di Huuhtanen, interessante ala 20enne autore di 43 punti finora in Liiga con la maglia dello Jukurit.
Non ha comunque sfigurato questa “strana” selezione elvetica di fronte a una più precisa e cinica e ordinata Finlandia, un test ancora più probante è però in programma sabato contro una Svezia certamente competitiva.