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Stephanie Merillat ripone fiducia in Schläpfer, almeno per il momento

BIENNE – Non è un periodo facile per il Bienne, che dopo un inizio da fuochi d’artificio, con il temporaneo primato in classifica, è via via sprofondato in un vortice di sconfitte e avvenimenti che l’hanno portato all’ultimo posto in classifica.

Attualmente la squadra diretta da Kevin Schläpfer – a cui è stato affiancato come assistente il ds Martin Steinegger – è reduce da 5 sconfitte nelle ultime 6 gare, e nonostante i segnali incoraggianti visti nella doppia sfida contro il Lugano, la situazione è lungi dall’essere rosea, con i play out ormai all’orizzonte. Negli ultimi giorni è nato pure il caso legato a Niklas Olausson, lo svedese finito ai margini della squadra con la motivazione della società in uno scarso impegno da parte dell’attaccante.

Nonostante questi episodi e la situazione difficilissima, in un’intervista pubblicata sul sito rts.ch, Stephanie Merillat, vicepresidente del club bernese, ha scongiurato, per ora, un avvicendamento in panchina, dando fiducia al tecnico dei seeländer: “Kevin Schläpfer è ancora il nostro uomo della situazione, in un periodo così perturbato è giusto rimanere uniti. La squadra ha ancora un’anima e sembra seguire il suo coach.”

La Merillat ha comunque confessato che il coach rimane in discussione ogni giorno, e che “certe decisioni devono essere prese al momento giusto e il cambio in panchina deve avere un impatto sulla squadra, ma per ora nessuno all’interno della società vuole fare questo passo”.

Evidentemente anche l’affare legato ai contatti con la nazionale Svizzera prima di rinnovare il contratto allo stesso Schläpfer ha avuto grosse ripercussioni, come ammette la vice presidente: “Sicuramente per Schläpfer non è stato facile gestire quel momento, e forse non lo è nemmeno tuttora perché qualcosa potrebbe ancora risuonare nella sua mente. Può darsi che anche noi come società avremmo dovuto gestire la situazione in un’altra maniera”.

Quel che è sicuro è che dopo quell’episodio, con la rinuncia in lacrime alla nazionale dell’(ex?) “Hockeygott” qualcosa si è rotto nella squadra bernese, forse irrimediabilmente.

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