LUGANO – Il Lugano ha cominciato con il piede giusto in questa sfida di finale per il titolo, battendo il Berna al termine di una partita appassionante e vibrante. Ad essere felice per la vittoria ma un po’ meno per la prestazione della sua squadra è Doug Shedden, che riconosce però l’importanza di aver subito sfruttato il fattore casalingo: “Sì, non è stata la nostra miglior partita, ma non è facile quando devi affrontare un nuovo avversario nei playoff, ma non volevamo farci scappare l’occasione di vincere subito in casa, e i ragazzi sono stati bravi a spingere fino alla fine.”
Quali correttivi apporterete al vostro gioco in Gara 2 alla Postfinance Arena?
“Abbiamo riguardato a fondo i video, concentrandoci sui dettagli, ma dovremo fare molto più forechecking già a partire dal loro terzo, impedendogli di entrare in velocità nella nostra zona. Sono una squadra ben organizzata con quattro blocchi, non mi stupisce siano arrivati fino a qui, hanno molti uomini di classe e personalità. Dovremo fare come diceva Cassius Clay, ossia volare come una farfalla e pungere come un’ape”.
Un’arma particolarmente pericolosa degli orsi è il power play, che nel secondo tempo di Gara 2 vi ha fatto parecchio male…
“Il loro power play è estremamente pericoloso, avremo bisogno di più aggressività in inferiorità numerica, anche se abbiamo avuto anche qualche occasione per ripartire”.
Da subito avete a disposizione Roman Schlagenhauf, che ha terminato la stagione con il Rapperswil, debutterà già in Gara 2 a Berna?
“L’intenzione è quella di impiegarlo subito, abbiamo bisogno della sua forza fisica e del lavoro difensivo per il quarto blocco. Lo conosco bene e so quali sono le sue caratteristiche, ricordo che ai tempi in cui allenavo lo Zugo, Josh Holden odiava averlo come avversario, perché sa disturbare e rompere il gioco in maniera molto efficace. Oltre a lui recupereremo anche Kienzle, che è tornato ad allenarsi con i compagni”.
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