(PHOTOPRESS/Gian Ehrenzeller)
VISP – È proseguita con la seconda vittoria su tre incontri disputati la trafila di amichevoli di preparazione della Svizzera in vista dei Mondiali. Dopo un bilancio di una vittoria e una sconfitta nella doppia sfida con la Svezia, nel primo dei due incontri in programma con la Repubblica Ceca, la selezione di Fischer si è imposta con un risicato 3-2 grazie alle marcature di Martschini, Hollenstein e Marc Wieser.
I rossocrociati hanno iniziato il match con grande intensità, mettendo sotto gli avversari sin dai primi minuti. La logica rete è caduta al 5’07 grazie al solito bomber Martschini che, in power play, sfruttando un contropiede un po’ atipico generato da un gran recupero difensivo di Löeffel, ha bruciato il cerbero ospite nell’uno contro uno.
La gioia dei rossocrociati è però durata soltanto 1’05, tanto è bastato a Kaspar per sorprendere uno Zurkirchen non irreprensibile e mettere a segno l’1-1 alla prima vera conclusione.
Nel secondo periodo, complici diverse penalità, a tenere in mano il pallino del gioco sono stati i cechi, che hanno però peccato di concretezza ed anzi, proprio con l’uomo in più sul ghiaccio hanno incassato il 2-1 messo a segno dal guizzante Hollenstein in break.
Sul finire del periodo centrale ed ancora una volta sfruttando una situazione speciale, Marc Wieser ha portato a due le reti di distanza tra le due formazioni, battendo Kovar da due passi al termine di un’azione molto insistita.
Nel terzo tempo, la Repubblica Ceca ha accorciato le distanze al 47’ con una deviazione di Kousal, che ha beffato in maniera imparabile l’estremo difensore biancoblù. Nonostante un prolungato periodo in 5 contro 3, i confederati non sono riusciti a trovare il punto che avrebbe effettivamente ammazzato la partita, e così negli ultimi 2’ si è assistito all’ultimo disperato arrembaggio degli ospiti. Nemmeno con sei uomini di movimento la formazione di Vujtek è però riuscita a trovare il pareggio, così ad aggiudicarsi la contesa è stata la Svizzera.
Come già appurato nella doppia sfida con la Svezia, la difesa continua a convincere. Nonostante alcuni degli elementi siano proni a diversi errori individuali il sistema regge e, ben supportato da un attacco più prolifico del solito, si rivela molto efficace.
Particolarmente sugli scudi il davosiano Ambühl (inarrestabile), così come il già citato Zurkirchen, apparso sicuro sull’arco dei 60’ e decisivo nel primo tempo quando ha parato un rigore in un momento molto delicato.
Con l’arrivo dei membri delle finaliste Lugano e Berna e l’approdo dei primi NHLer, la Svizzera dovrà a breve rinforzarsi ed iniziare il percorso di rifinitura vero e proprio verso la formazione della rosa che scenderà sul ghiaccio all’appuntamento iridato. Il prossimo appuntamento con la Nati è in programma venerdì 15, quando andrà in scena la rivincita.