HELSINKI – La partita contro l’Italia è finita con la vittoria elvetica, ma tutti si stanno già concentrando sul prossimo impegno di fronte alla Danimarca.
Tristan Scherwey sa benissimo che la musica potrà cambiare parecchio contro Regin e compagni rispetto al primo impegno del mondiale: “Certo che dovremo limitare certi errori e sfruttare meglio certi momenti – esordisce l’attaccante del Berna – ma credo che come prova generale sia andata bene, vincere è comunque sempre l’obiettivo”.
Tristan Scherwey, in questo caso il risultato non rispecchia a fondo l’andamento della partita, lo score sarebbe potuto e dovuto essere più largo…
“È stato importante vincere subito e penso lo abbiamo fatto tenendo il controllo della partita dall’inizio alla fine, ma abbiamo visto che anche pochi errori potrebbero costare cari pure in una partita come questa ed è questione soprattutto di concentrazione. L’obiettivo comunque oltre alla vittoria era quello di imporre da subito il nostro gioco e puntare verso la porta avversaria con continuità, in questo caso abbiamo gestito bene la cosa”.
Vi è mancata un po’ di cattiveria sotto porta? Si è avuta l’impressione che avete cercato il passaggio di troppo in alcuni frangenti…
“Certo, in partite come queste si spera sempre di buttare più dischi possibili in fondo alla rete ed è quello che avremmo dovuto fare con quelle grosse occasioni che ci siamo creati. Faremo di tutto per fare in modo che le occasioni mancate contro l’Italia si tramutino in gol nel prossimo incontro di fronte alla Danimarca”.
La tua linea, completata da Thürkauf e Kurashev, è stata subito protagonista con la doppietta del bianconero. Vi siete subito trovati bene in pista?
“Abbiamo già un’ottima intesa e ovviamente siamo contenti di aver contribuito con quelle due reti, ma dobbiamo elevare comunque il nostro livello perché sappiamo che contro certe squadre occorrerà fare molto di più”.
La Danimarca è sempre difficile da affrontare, ormai sapete bene cosa vi aspetterà?
“Abbiamo visto che sono partiti forte ma sappiamo bene i problemi che ci hanno creato negli anni passati, anche nell’ultimo Mondiale a Riga ci hanno fatto faticare parecchio. Comunque non dovremo pensare a loro ma solo a noi stessi, mettendo tutto quello che abbiamo in fatto di concentrazione, grinta e “passione”, perché sappiamo bene che le squadre allenate da Heinz Ehlers giocano molto sulla difensiva per poi colpire nelle poche occasioni che si creano”.
Sul piano personale per te, dopo una stagione difficile con il Berna, cosa significa poter essere di nuovo qui con questa selezione?
“Indossare questa maglia per me è motivo di orgoglio, sempre e comunque, ogni volta mi mette i brividi poter rappresentare il mio paese e sono sempre fiero di essere qui con questi ragazzi. Ci metto sempre il cuore”.