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Interviste

Rod: “Con troppa fiducia non eravamo pronti per la Svezia, ma c’è poco tempo per riflettere”

L’attaccante del Ginevra ha fatto il suo debutto: “Riguarderemo al video cosa non ha funzionato, ma poi ci concentreremo sulla Slovacchia. Il Mondiale va veloce e bisogna avere la memoria corta, possiamo crescere”

RIGA – È stato un brusco ritorno alla realtà quello che ha vissuto la Svizzera contro la Svezia, battuta addirittura per 7-0 in un match che si sperava potesse rappresentare quello di una “piccola rivincita” per i rossocrociati, ma che invece è velocemente sfuggito di mano.

“Penso che ad inizio partita eravamo un po’ troppo fiduciosi nei nostri mezzi”, ci ha spiegato via Zoom l’attaccante Noah Rod, che proprio martedì ha fatto il suo debutto nel torneo.

“Gli svedesi erano in difficoltà dopo aver perso le prime due partite e volevano una reazione decisa, mentre noi non eravamo pronti a reggere l’urto. Non bisogna però disperare, si tratta di un torneo e da questa serata possiamo imparare e tornare a lavorare a partire da mercoledì”.

Ora la cosa più importante sarà reagire nella maniera giusta…
“Sicuramente riguarderemo alcuni momenti al video per capire cosa non ha funzionato e cosa ha portato alla sconfitta, dopodiché ci concentreremo sulla Slovacchia. Il Mondiale prosegue veloce e non abbiamo molto tempo per fermarci a riflettere, sia che si vinca o perda bisogna avere la memoria corta e guardare sempre avanti”.

La Svezia è la vostra bestia nera da tempo, si percepisce in squadra un blocco psicologico quando dovete affrontarli?
“Personalmente non è qualcosa a cui penso prima della partita, e credo che questo valga anche per i miei compagni. La Svezia ha una delle migliori nazionali al mondo e se vogliamo avere la possibilità di vincere una partita contro una squadra come la loro bisogna dare tutto per 60 minuti. Sicuramente non ci siamo riusciti in questa occasione”.

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