BERNA – In un comunicato stampa il Parlamento di Berna informa che il Consiglio degli Stati ha approvato con 28 voti a 10 la mozione presentata da Damian Müller in merito alla possibilità per le squadre sportive nazionali di utilizzare lo stemma della Confederazione.
“Per ragioni emotive e di identificazione col Paese, le squadre sportive nazionali – come quella di disco su ghiaccio – dovrebbero poter indossare capi con lo stemma della Svizzera – protetto per legge – e non solo con la semplice croce bianca”, si legge nella mozione, che passerà ora al Nazionale.
L’origine della questione è da ricercarsi nella polemica che aveva travolto la Naizonale di hockey, presentatasi anche ai recenti Mondiali in Cechia con una maglia che presentava lo scudo rossocociato, ossia lo stemma ufficiale della Confederazione.
Benché lo stemma sia protetto per legge – tanto che è in corso una vertenza giuridica che oppone la federazione svizzera di Hockey alla Confederazione – per motivi di identificazione col Paese andrebbe fatta un’eccezione per le squadre sportive nazionali, secondo Müller.
Nella sua risposta, il consigliere federale Beat Jans ha sottolineato che lo stemma della Confederazione è protetto per legge onde evitare un uso abuso. Solo alcune aziende che lo hanno utilizzato per decenni, come Victorinox, hanno il diritto di utilizzarlo (l’altra società è il Touring Club Svizzero). “Se facciamo un’eccezione per le squadre nazionali”, ha spiegato il ministro di giustizia e polizia “rischiamo di aprire il vaso di Pandora, perché altri soggetti si faranno avanti. Insomma, sarebbe un autogol da parte nostra”.
Jans ha poi ricordato che la Federazione di hockey era al corrente del problema ma che ha persistito nel volere lo stemma sulle maglie di gioco. Tra l’altro si tratta dell’unica federazione sportiva elvetica che utilizza – abusivamente – lo scudo rossocrociato.
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