DAVOS – Famiglie riunite sul ghiaccio tutte rigorosamente con la maglia canadese, bambino in braccio e medaglia al collo. Anche Paul Postma partecipa al rito dei vincitori dopo aver sollevato la Coppa Spengler, tra “selfie” con i compagni (in particolare lo scatenato Scottie Upshall) e qualche gioco con il figlio.
“È un momento particolare – ha affermato il difensore bianconero – vincere in questo ambiente e ritrovarsi con amici e famiglia sul ghiaccio è bellissimo, non avevo mai vissuto una cosa simile.”
Paul Postma, il Team Canada non ha avuto avversari in questa Coppa Spengler…
“Abbiamo giocato veramente bene dalla prima all’ultima partita, siamo stati solidi e organizzati. Lo staff tecnico ha fatto tantissimo in poco tempo. È stata veramente una grande Coppa Spengler per tutti noi”.
Qual è il segreto per cui il Canada riesce sempre a creare gruppi così compatti con le proprie nazionali?
“Io non avevo mai indossato prima d’ora la maglia della nazionale del mio paese, ma in tanti di noi ci si conosce magari da diverso tempo, si è giocato assieme da giovani, oppure comunque giocando in Europa alla fine ci si incontra. In questo gruppo è stato semplicissimo creare compattezza e lo spirito giusto, ci siamo divertiti ma abbiamo anche lavorato bene, alla fine il risultato lo prova.”
Per te è stata la prima volta con la maglia dalla foglia d’acero, è momento particolare?
“È un onore poter indossare la maglia del proprio paese, l’ho sognato per diverso tempo e oggi ho potuto farlo in questo ambiente fantastico. Sarà un’esperienza che mi porterò sempre appresso.”
Ora ti ritufferai nel campionato nel difficile momento che attraversate a Lugano, cosa ti porterai di questa esperienza?
“Non abbiamo attraversato un buon periodo prima di Natale, e dovremo lavorare moltissimo con il nuovo coach per cambiare le cose. Personalmente tornerò a Lugano sereno, sapendo che usciremo dal momento difficile e qui alla Spengler ho potuto accumulare tanta fiducia che mi farà sicuramente bene anche in bianconero.”