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Poche ma importanti novità a Berna, l’obiettivo è il titolo per un gruppo dalla natura vincente

Gli orsi hanno visto partire Genoni e Haas, ma con l’arrivo di Koivisto e Praplan si presentano con un lineup nuovamente solidissimo ed attrezzato per vincere. Il dubbio da fugare è la scelta di affidare la porta a Schlegel

L’inizio della stagione 2019/20 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le 12 squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


BERNA

La rosa 2019/20

PORTIERI
Niklas Schlegel, Pascal Caminada

DIFENSORI
Calle Andersson, Eric Blum, Yanik Burren, Beat Gerber, Colin Gerber, Mika Henauer, Miika Koivisto (🇫🇮), Justin Krueger, Ramon Untersander

ATTACCANTI
Mark Arcobello (🇺🇸), Alain Berger, Matthias Bieber, Andrew Ebbett (🇨🇦), Jeremi Gerber, Daniele Grassi, André Heim, Marc Kämpf, Simon Moser, Jan Mursak (🇸🇮), Inti Pestoni, Vincent Praplan, Thomas Rüfenacht, Gregory Sciaroni, Tristan Scherwey


(PPR/Alexandra Wey)

Passano gli anni, cambiano i giocatori, ma il Berna rimane sempre una certezza. I risultati fatti registrare dagli orsi nel recente passato sono stati eccezionali, e parlano di tre titoli di campione svizzero ottenuti negli ultimi quattro anni ed una passata regular season dominata nonostante una concorrenza di assoluto livello.

Guidata da Kari Jalonen la squadra della capitale non ha mai chiuso una stagione con meno di cento punti all’attivo, e a differenza di altre contendenti – qualcuno ha detto Zugo? – capaci anch’esse di fare meraviglie in regular season, il marchio di fabbrica del Berna è diventata la granitica solidità nei playoff.

A partire da quell’esaltante titolo vinto nel 2016, quando da ottavo in classifica (qualificazione ottenuta con appena 67 punti, a parimerito con il Losanna e con una lunghezza di vantaggio sull’Ambrì Piotta) il Berna aveva fatto secchi in sequenza ZSC Lions, Davos e Lugano, la squadra ha forgiato una mentalità vincente eccezionale.

Anche e soprattutto per questo motivo si considera nuovamente il Berna tra le favorite per arrivare sino in fondo, sì grazie ad una squadra che ha logicamente un tasso tecnico ed una qualità elevata, ma pure perché gli orsi non sempre hanno avuto giocatori più forti degli avversari, ma vantavano nelle loro fila quelli giusti per vincere i campionati.


ARRIVI
Jeremi Gerber (F, settore giovanile)
Niklas Schlegel (G, ZSC Lions)
Inti Pestoni (F, Davos)
Mika Henauer (D, settore giovanile)
Vincent Praplan (F, Florida Panthers)
Miika Koivisto (D, Dinamo Mosca)

PARTENZE
Leonardo Genoni (G, Zugo)
Jeremie Kamerzin (D, Friborgo)
Aurelien Marti (D, Friborgo)
Adam Almquist (D, Admiral Vladivostok)
Gaetan Haas (F, Edmonton Oilers)

STRANIERI
Jan Mursak (F, 🇸🇰)
Mark Arcobello (F, 🇺🇸)
Andrew Ebbett (F, 🇨🇦)
Miika Koivisto (D, 🇫🇮)


© Johan Löf / BILDBYRÅN

Nel valutare il Berna è inutile cercare di ignorare il classico “elefante nella stanza”, come direbbero oltre oceano. La partenza di Leonardo Genoni – finito all’ambiziosissimo Zugo – ed un mercato dei portieri svizzeri avaro di molte alternative hanno convinto Leuenberger ed il suo staff a puntare su Niklas Schlegel, pedina questa che rappresenta la vera ed imprevedibile variabile dell’imminente stagione alla PostFinance Arena.

A volte fermato da infortuni e mai con l’opportunità di essere il chiaro titolare a Zurigo, Schlegel arriverà a Berna all’età ideale di 25 anni ed avrà finalmente la chance di dimostrare il suo valore giocando con continuità, anche se si può immaginare un impiego di Caminada più frequente rispetto al recente passato.

Portiere talentuoso ma dal rendimento spesso altalenante, è chiaro a tutti che lo zurighese non saprà portare sul ghiaccio delle prestazioni al livello di quelle di Genoni, ma il Berna per avere successo avrà bisogno da lui “solamente” un apporto nella media, e se così sarà il goaltending potrebbe rimanere un punto debole della squadra solo sulla carta.

© IIHF.com | Matt Zambonin

La difesa che andrà a proteggere Schlegel è infatti quella che nella passata stagione è stata la migliore del torneo con appena 99 reti incassate su 50 partite, ovvero nemmeno due di media ad incontro. Certo, parte di quella statistica è stata influenzata dalle abilità individuali di Genoni, ma il Berna è stata anche la seconda squadra ad aver concesso meno tiri di tutte (27.32 a partita, solo il Langnau ha fatto meglio) e che ha visto i giocatori di movimento bloccare quasi 15 conclusioni avversarie per match.

In retrovia il cambiamento principale ha chiamato in causa il mercato straniero, con il (parzialmente) deludente Almquist che ha lasciato posto al campione del mondo Koivisto, giocatore più completo e che alla solidità offensiva saprà portare sul ghiaccio anche spunti ed impulsi in avanti.

Il resto della difesa è rimasto praticamente inalterato, visto che in uscita ci sono solo da registrare le partenze di Kamerzin e Marti, che erano comunque tra i difensori meno utilizzati da Jalonen.


Pochi cambiamenti anche sul fronte offensivo, ma in questo caso l’impatto delle operazioni promette di avere un’intensità più importante. La partenza di un centro come Gaëtan Haas – il migliore tra gli svizzeri – impone allo staff qualche accorgimento per non andare ad indebolire un lineup che nella sua struttura vedeva una solidità eccezionale al centro.

Jan Mursak verrà dunque probabilmente impiegato nel mezzo, diventando idealmente il terzo centro (!) di una squadra che nelle prime due linee sarà guidata da Arcobello ed Ebbett, due tra i migliori interpreti del ruolo nell’intera NLA.

Sfruttare la versatilità dello sloveno non avrà inoltre troppe conseguenze grazie all’ingaggio di Praplan, che si posizionerà immediatamente in uno degli slot di destra del top six. A questi nomi si aggiungono al centro elementi validi come André Heim ed eventualmente Rüfenacht oppure Bieber, dando a Jalonen una profondità invidiabile.

Non bisogna inoltre dimenticare il nome del ticinese Inti Pestoni, che un po’ come a Zurigo dovrà lottare per trovare una collocazione all’interno del lineup, a maggior ragione in un Berna in cui il bottom six gioca in maniera fisica e ruvida.

La chance per mostrare le sue qualità tecniche potrebbe arrivare immediatamente, visto che Scherwey – una delle altre ali left, unitamente a Moser e Bieberparteciperà al camp degli Ottawa Senators e lascerà dunque il suo posto vacante per un massimo di otto partite di campionato.

Comunque lo si vada ad analizzare il lineup del Berna appare solido e con tante alternative in ogni reparto, con un mix di tecnica, fantasia offensiva e presenza fisica che più volte in passato si è rivelata essere la ricetta vincente.

Con gli innesti di PraplanKoivisto la squadra si presenta forse addirittura più completa di quella che ha vinto il titolo lo scorso aprile, ma la mancanza di un portiere dall’impatto consolidato impone cautela. Non scetticismo, perché la struttura del Berna è più solida che mai.


MIGLIOR INNESTO

Miika Koivisto: L’ingaggio del difensore finlandese è di quelli importanti, perché andrà a completare un reparto che era già ad altissimi livelli, ed ora avrà una pedina straniera difensivamente solida ma con anche la capacità di portare impulsi offensivi.

In retrovia il Berna si presenta così con un organico dal potenziale impressionante, e nell’immaginare l’impatto di Koivisto c’è da essere positivi vista la presenza nella Capitale di uno staff praticamente tutto finlandese.

ADDIO DOLOROSO

Leonardo Genoni: Quando si vede partire il portiere più vincente della storia dell’hockey svizzero, è naturale che l’addio non sia il più semplice da gestire, soprattutto nell’ambito di un mercato in cui gli estremi difensori di alto livello con passaporto rossocrociato sono una merce rara.

Il Berna ha gestito la situazione evitando di guardare all’opzione straniera, scommettendo su uno Schlegel che rappresenta un’incognita ma che ha anche il potenziale per poter reggere l’urto del compito che gli verrà affidato.

FATTORE X

Niklas Schlegel: Non si vuole mettere sulle spalle dell’ex portiere degli ZSC Lions eccessive responsabilità, però è chiaro che la sua capacità di dare un contributo costante e di buon livello nell’ambiziosa realtà di Berna sarà un tema centrale per la rincorsa degli orsi a un nuovo titolo.

La struttura davanti a lui è solidissima e dovrebbe metterlo nelle condizioni di esprimere al meglio il suo potenziale. Se saprà farlo o meno, rappresenta la vera variabile della stazione bernese.


La classifica di HSHS

1. ZUGO
2. BERNA
3. __________
4. _________
5. _________
6. _________
7. __________
8. _________
9. __________
10. _________
11. _________
12. RAPPERSWIL

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