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Ambrì Piotta

Pestoni ha fatto l’unica scelta possibile, ora inseguirà i suoi sogni

AMBRÌ – Inti Pestoni ha finalmente fatto la sua scelta, firmando per le prossime tre stagioni con gli ZSC Lions, lasciando così quel “suo” Ambrì di cui sin da bambino sognava di difendere i colori, ma che ha capito di doversi lasciare alle sue spalle per rincorrere qualcosa di più grande: i propri sogni.

Pestoni ha rappresentato sino a questo momento della sua carriera una sorta di eccezione, diventando la bandiera di un club che nell’ultimo decennio ha dato ben pochi motivi ai propri tifosi per poter sognare in grande, ma che hanno trovato in un ragazzo di valle una figura in cui identificarsi e tramite il quale sentirsi partecipi di quanto avveniva sul ghiaccio in una maniera unica.

Se da un lato alla Valascia il numero 18 è diventato una sorta di simbolo, dall’altra è evidente che nel corso di questi anni Pestoni ha visto passare davanti ai suoi occhi opportunità che diversi ragazzi come lui – magari anche meno talentuosi – sono riusciti a cogliere proprio crescendo e facendo esperienza altrove.

L’amico Gregory Hofmann rappresenta un ottimo esempio di quanto Pestoni non è riuscito a “vivere” restando ad Ambrì, partendo da quell’esperienza oltre oceano che a Inti sicuramente sta cara sin da quando i biancoblù li guardava giocare dalla tribunetta della Curva Sud. Certo, Hofmann dopo il Draft aveva svolto solamente alcuni camp con gli Hurricanes e non aveva ottenuto un contratto entry level, ma un’esperienza simile rimane una di quelle che si ricordano per sempre.

Un primo passo in questo senso poteva essere rappresentato da un paio di anni oltre oceano in una lega giovanile, percorso diventato oggi quasi una “regola” e che ad Ambrì mostra i suoi frutti grazie a giocatori come Fuchs e Fora, mentre nel resto della NLA sono diversi i giovani che hanno tratto enormi benefici dai loro soggiorni oltre oceano, pur non essendo stati draftati.

Indipendentemente da dove si gioca, però, il sogno ed il desiderio di qualsiasi giocatore è – e deve essere – quello di vincere, e questo è uno degli argomenti che l’Ambrì non ha potuto portare al tavolo nella trattativa. Pestoni ha “assaggiato” la sensazione conquistando due Coppe Spengler con il Ginevra, ma il titolo di campione svizzero ottenuto tra gli altri da Gregory Hofmann e Samuel Guerra non è nulla di paragonabile, ed è un obiettivo sportivo e di vita che il club biancoblù non può e non potrà offrire in tempi ragionevoli.

Prima che fosse troppo tardi, Pestoni ha dunque fatto l’unica scelta possibile per il proseguimento della sua carriera, ovvero quella di trasferirsi in un club che gli potesse consentire di progredire come persona e come sportivo. Per quanto romantico e fuori dagli schemi potesse essere un ipotetico rinnovo, vederlo firmare un nuovo contratto ad Ambrì sarebbe stato chiedergli di sacrificare probabilmente troppo, pur offrendogli in cambio uno status ed un attestato di stima eccezionale per la realtà odierna.


(Photo swiss-image.ch/Photo Andy Mettler)

Ai Lions dovrà sicuramente sgomitare per ottenere un posto sotto i riflettori, ritrovandosi in una situazione completamente nuova in cui dovrà nuovamente rimettersi in gioco. Scommettere tutto significa però concedersi una possibilità per fare un ulteriore passo avanti, compiendo quel “next step” tanto desiderato dall’Ambrì Piotta, ma che il club difficilmente potrà fare prima dell’arrivo di una nuova infrastruttura sportiva.

Forse sbagliato a livello concettuale ma probabilmente vicino alla realtà nella pratica, è pensare che il fatto di giocare in un club come quello dello Zurigo possa aiutare Pestoni ad ottenere finalmente la possibilità di disputare un Mondiale, obiettivo diventato difficile principalmente a causa dalle sue caratteristiche – non abbastanza bravo per giostrare nelle prime due linee della Nazionale, troppo bravo e non ideale per rivestire un ruolo nelle seconde due – ma che mettendosi in luce con i Lions potrebbe diventare realtà velocemente.

Un club ai vertici in Europa, nuovi compagni di talento con cui confrontarsi e da cui imparare, un allenatore di assoluto livello e vincitore della Stanley Cup e del Jack Adams Award… Questo è quanto offre lo Zurigo, il tutto unito alla possibilità di rincorrere quei sogni sportivi che un giocatore di talento come Pestoni ha il diritto ed il dovere di poter perseguire. E guai ad ipotizzare già da ora un ritorno ad Ambrì dopo i tre anni a Zurigo, perché le prossime stagioni sulla Limmat potrebbero anche rappresentare il trampolino di lancio per qualcosa di più grande.

In fondo, nessuno può chiedere a Inti di smettere di sognare, e con la sua scelta ha fatto esattamente ciò che i tifosi che lo amano davvero dovrebbero desiderare per lui.

Inti ha aspettato, ora è finalmente arrivato il suo turno!

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