Social Media HSHS

Interviste

Pelletier: “Un peccato la sconfitta, ma la pausa ci servirà per lanciare il rush finale”

Il coach svizzero-canadese è rammaricato ma sa che a Bienne il suo Lugano non ha disputato la sua miglior partita: “Senza disciplina si ricade negli errori e nell’hockey si pagano a caro prezzo”

BIENNE – Esce dagli spogliatoi con la voce resa roca da una partita pazza, il coach del Lugano, dopo aver arringato la squadra al termine dell’ultima uscita prima della pausa.

Serge Pelletier è deluso dalla sconfitta arrivata a poco dal termine, ma ha anche le idee in chiaro per fare una veloce analisi della trasferta alla Tissot Arena: “C’è di buono che siamo sempre stati in grado di arrivare ai punti nonostante tutto – afferma il 54enne – ma è stata una partita troppo incostante e poco lucida da parte nostra”

Serge Pelletier, una partita difficile da leggere, in cui è successo un po’ di tutto…
“Certo, ma noi in generale siamo stati meno brillanti rispetto alle ultime partite, abbiamo lasciato da parte la disciplina e il Bienne ne ha approfittato per decidere la gara con alcuni episodi”.

Degli episodi che sono stati anche causati dal Lugano, come quei due cambi sbagliati. Avete pagato gli sforzi di venerdì sera?
“Non so quanto abbia pesato la partita contro il Davos, ma l’hockey è un gioco che si basa anche sugli errori, e quando commetti certe leggerezze è anche da mettere in conto che le si possono pagare “cash” come successo a noi sabato sera. Nonostante tutto la reazione della squadra mi è piaciuta, dopo aver subito a freddo il 3-1, peccato solo per quel tiro che ci ha condannati a un minuto dalla terza sirena.”

Ci si aspettava magari di vedere Niklas Schlegel in porta dopo venerdì; schierare Zurkirchen è stato un modo per tenerlo “vivo” nonostante la sostituzione?
“Sandro Zurkirchen ci aveva tenuto in piedi già a Zugo in trasferta poco tempo fa, quindi mi aspettavo un’altra grande prestazione qui a Bienne, ho preso la decisione in base a quello.”

Dopo la pausa ci sarà il rush finale, personalmente guardi la classifica in questo momento?
“La classifica la guardano più o meno tutti, chiunque giochi o alleni una squadra. D’altra parte però c’è dietro anche un processo di crescita dal quale non dobbiamo farci distrarre ogni giorno, perché è solo la maniera con cui giochiamo che ci farà vincere e di conseguenza migliorerà la nostra classifica. A questo punto della stagione la cosa è molto semplice, siamo di fronte all’ultimo strappo e solo chi farà meglio in queste ultime partite alla fine sorriderà. Chi abbiamo dietro o davanti poco importa, la cosa fondamentale sarà fare meglio degli altri.”

Quale sarà il programma di questi dieci giorni, a cui farà seguito il derby con l’Ambrì Piotta?
“Domenica avremo un giorno di pausa, poi ci sarà un blocco intenso di tre giorni di lavoro, per poi ricaricarci di nuovo verso il fine settimana. Sul sistema di gioco c’è sempre qualcosa da fare perché anche se è stato fin qui un percorso positivo non abbiamo di certo raggiunto la perfezione, ho già diversi video da guardare sul bus durante il ritorno in Ticino.”

Click to comment

Altri articoli in Interviste