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Interviste

Owuya: “È un onore essere qui, il Lugano ha un bel gruppo”

DAVOS – Non ha ancora giocato una partita nel corso della corrente stagione e, dopo aver trovato un ingaggio in ECHL agli Utah Grizzlies alla vigilia di Natale, ora non vede l’ora di dare una mano al Lugano nell’89esima edizione della Coppa Spengler.

Stiamo parlando del portiere svedese Mark Owuya, rimasto a guardare per la prima sfida del torneo, ma che farà presto il suo debutto con la maglia bianconera.

Mark Owuya, dopo esserti accordato con i Grizzlies ora sei qui con il Lugano… Puoi spiegarci come si sono svolte le trattative?
“Il tutto si è svolto in maniera piuttosto divertente. A Lugano uno degli allenatori dei portieri è Michael Andreasson, che conoscevo già per averci lavorato in passato, il quale mi ha scritto un SMS sostanzialmente nell’esatto momento in cui sono atterrato nello Utah, chiedendomi se volevo venire alla Spengler a giocare. Questo mi ha costretto a riprendere l’aereo e fare il percorso inverso (ride, ndr), ma chiaramente non ci ho pensato molto, visto che poter giocare alla Spengler è un onore… Dunque ho rifatto subito le valigie per essere Davos entro venerdì”.

In squadra hai trovato diversi tuoi connazionali svedesi, questo ti ha facilitato nell’ambientamento?
“Ovviamente è sempre bello avere giocatori della propria nazionalità in spogliatoio, ma devo dire che tutti i giocatori che compongono la squadra sono dei bravi ragazzi, dunque non credo che faccia davvero la differenza. Certo, ho già giocato con Klasen in passato ed anche Manzato lo conoscevo già, ma ad esempio con Merzlikins sono andato subito d’accordo, visto che parliamo anche la stessa lingua”.

Nonostante i tuoi soli 26 anni, al momento sei il portiere più vecchio del Lugano. Com’è il rapporto con i giovani Merzlikins e Östlund?
“Elvis lo conosco bene, perchè era venuto in Svezia per un campo d’allenamento e siamo subito andati d’accordo alla grande. Con Viktor invece, essendo svedese, instaurare un rapporto è stato praticamente istantaneo… È sicuramente molto bello ritrovarsi in un gruppo di portieri così, abbiamo molto in comune”.

La scorsa stagione hai giocato una partita qui alla Spengler con la maglia dello Zagabria, che effetto fa tornare in questo ambiente?
“È sempre molto divertente, si tratta di uno dei tornei più importanti al mondo ed è un onore essere stato invitato, sicuramente mi godrò il periodo che passerò a Davos!”.

Come hai visto la squadra nella partita di sabato contro il Mannheim?
“È davvero una buona squadra, composta da un gruppo di ragazzi che lavora molto duro e che può vantare tanti elementi di classe… Basti guardare alla linea composta dagli svedesi, che è praticamente un blocco da nazionale. Klasen, Pettersson e Martensson sono davvero dei grandi giocatori”.

In carriera hai giocato in KHL, AHL e diverse altre leghe… Oggi quali sono i tuoi obiettivi personali?
“Sincora in questa stagione non ho ancora avuto una squadra, dunque il primo passo per me è sicuramente quello di tornare a giocare sui miei livelli. Ovviamente per me l’opportunità di essere alla Spengler è importante, voglio dare il meglio e mostrare di cosa sono capace”.

Ti aspetti di giocare lunedì?
“Sì, credo di giocare contro lo Jokerit… Questa naturalmente è una domanda per l’allenatore, ma mi aspetto sempre di scendere in pista”.

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