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Interviste

Müller: “Volevamo questa vittoria, c’è stata tanta energia positiva ma possiamo crescere”

Il difensore dopo la prima vittoria in CHL: “Schlegel ci ha tenuto a galla ad inizio partita, ma poi siamo entrati nel ritmo ed abbiamo vissuto buone fasi. Da migliorare in vista di domenica il nostro backchecking”

LUGANO – È iniziata come meglio non poteva, l’avventura in Champions Hockey League per il Lugano. Nella prima gara ufficiale della stagione i bianconeri hanno trovato una larga vittoria contro i forti svedesi dello Skellefteå, portando a casa tre punti preziosi in ottica di passaggio del turno.

A lanciare la squadra di McSorley ci ha pensato il nuovo acquisto Mirco Müller, autore del primo gol bianconero con uno slap dalla blu.

“Siamo sicuramente felici di aver vinto”, esordisce proprio l’imponente numero 25 del Lugano. “Penso che dobbiamo ringraziare Schlegel se dopo qualche minuto non eravamo già sotto 3-0, abbiamo mancato un po’ l’entrata in materia, ma per fortuna almeno lui era prontissimo fin dal primo secondo. Dopodiché però, una volta che siamo riusciti ad entrare in partita, penso che abbiamo avuto delle buone fasi. Naturalmente anche gli avversari hanno avuto i loro momenti positivi in cui sono riusciti a spingere, ma alla fine penso che noi abbiamo voluto di più questa vittoria, trovandola in maniera meritata”.

Avete offerto una prestazione impressionante e forse anche un po’ inaspettata, alla luce delle numerose assenze di peso con cui eravate confrontati…
“Penso che tutte e quattro le linee abbiano giocato molto bene, avevamo una buona energia sul ghiaccio e le gambe giravano, anche perché i tifosi ci hanno spinto. Abbiamo sfruttato molto bene le occasioni che ci siamo creati, a mio parere la vittoria è stata un po’ troppo netta per quanto visto in pista, ma ce la teniamo stretta anche così e siamo sicuramente felici”.

Impossibile non parlare di quanto si è visto nei primi 10 minuti, quando in qualche occasione avete deciso di difendere solamente con quattro giocatori, con il quinto posizionato sulla linea blu offensiva, in attesa che i suoi compagni recuperassero il disco per poi potersi involare da solo contro il portiere avversario…
“È sicuramente qualcosa di particolare, abbiamo voluto provare qualcosa di insolito. Personalmente nemmeno io ho mai giocato contro una squadra che ha provato uno schema del genere e sinceramente non saprei neanche come reagire se l’avversario lo mettesse in pratica. Come detto, è stato qualcosa di inusuale, volevamo rompere la loro struttura e a mio avviso ha funzionato sorprendentemente bene, loro hanno fatto parecchia fatica a trovare i correttivi giusti in copertura”.

In questa prima partita molto ha già funzionato bene. C’è comunque qualcosa che volete migliorare o correggere in vista di domenica, quando vi aspetta subito la prossima partita?
“Penso che la nostra struttura difensiva e il backchecking potrebbero ancora migliorare. Soprattutto contro i team nordici, che in regola dispongono di difensori molto mobili e che quindi vengono anche spesso cercati dagli attaccanti, sarà importante migliorare il nostro backchecking. In questa prima partita abbiamo avuto anche altri singoli errori che però siamo riusciti a compensare molto bene, ma sul lungo periodo ci costeranno caro, quindi dovremo correggerli al più presto”.

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