LUGANO – Mentre nei corridoi a fianco c’è un vai e vieni tra direzione sportiva e dirigenza bianconera, Chris McSorley si presenta ai microfoni della stampa con l’aria decisamente rabbuiata, come mai si era visto il coach canadese.
Fatica a trovare le parole il 60enne al termine della serataccia della sua squadra, ed esordisce spiegando le sue sensazioni del momento: “È stata una serata dolorosa – afferma McSorley con lo sguardo quasi perso – ripenso ai fischi del pubblico e mi rammarico, non sarebbe dovuta andare così questa partita.”
Il canadese torna per un attimo al derby vinto che avrebbe dovuto rilanciare l’inizio stagione difficoltoso della sua squadra: “Da quella vittoria avremmo dovuto imparare tanto, ma contro il Kloten non abbiamo affrontato la sfida abbastanza seriamente per avere successo, e questo non è accettabile”.
McSorley non vuole puntare il dito ma sa benissimo che tutti devono prendersi le loro responsabilità in questo momento: “Siamo tutti responsabili, non devo fare nomi, discuterò di quello che bisogna discutere tra le mura dello spogliatoio. Abbiamo deluso tutti, pubblico, società e noi stessi, occorre una reazione immediata.”
La reazione deve già arrivare da sabato sera alla Tissot Arena, dove il Lugano affronterà il Bienne, squadra che i bianconeri non hanno sempre digerito al meglio: “Non importa l’avversario, ogni partita ha le sue difficoltà, da stasera lavorerò al massimo per preparare quella partita, perché un’altra prestazione del genere non possiamo ripeterla, dobbiamo rialzarci subito.”