(PHOTOPRESS/Salvatore Di Nolfi)
BASILEA – L’ultima amichevole pre-Mondiali della Svizzera ha visto i confederati rendersi protagonisti di una gara a due facce, culminata con una vittoria in rimonta molto sofferta con la sempre rognosa Germania. A soli quattro giorni dal debutto iridato con il Kazakistan, la Nati si è dimostrata ancora piuttosto discontinua e arruffona in difesa, ma ha mostrato buone cose dal punto di vista del mentale.
I primi 21’ sono stati da incubo per Fischer ed i suoi uomini, presi letteralmente a discate dai più concreti e fisici tedeschi. Una difesa spesso fuori posizione ed un Berra tutto fuorchè impeccabile hanno spianato la strada agli avversari, che a turno con Draisaitl, Noebels ed ancora il giovane talento degli Edmonton Oilers hanno portato il punteggio sul 3-0.
(PHOTOPRESS/Salvatore Di Nolfi)
Il secondo periodo, complice anche un ghiaccio in condizioni davvero pessime (ben 19 gradi all’interno dell’arena), ha riservato ben poche emozioni, con i teutonici che hanno continuato a fare il bello ed il cattivo tempo in attacco e gli svizzeri incapaci di trovare gli argomenti con cui reagire.
Ci è voluto un gol in power play di Du Bois, giunto completamente contro l’andamento del gioco, per capovolgere il momentum della sfida. A 42’’ dal termine del periodo centrale, il solito bomber tascabile Martschini ha trovato il 3-2 con una gran botta delle sue, riaprendo di fatto una partita che sino a 10’ prima sembrava totalmente a senso unico.
Nel terzo periodo il pallino del gioco è stato preso con convinzione in mano dalla Svizzera, che in particolare con la linea di Hollenstein (sembra davvero in forma il giocatore del Kloten) ha sfiorato a più riprese il gol. Ci è voluta una nuova bordata di Martschini per trovare il 3-3 e completare la rimonta, con il risultato che non si è più modificato sino all’overtime.
Nel supplementare a chiudere la sfida ci ha pensato proprio Hollenstein, bravo a convertire in oro un rigore da lui conquistato grazie ad un bel contropiede.
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Se da una parte dunque reazione e concretezza negli ultimi 30’ sono punti sicuramente molto positivi, dall’altra i continui blackout difensivi e la dipendenza totale dai soliti due elementi per arrivare al gol non fanno ben pensare per il futuro. Gli NHLers sono ancora parecchio fuori condizione (Niederreiter quasi invisibile) e gran parte delle speranze rossocrociate passano dalla loro entrata in forma e da un progressivo ambientamento agli schemi.
Nonostante qualche membro appaia un po’ fuori posto sul palcoscenico internazionale e la rosa a disposizione di Fischer non sia la migliore possibile, questa squadra ha potenziale. Se le amnesie difensive verranno ridotte al minimo e in attacco Andrighetto e gli altri inizieranno a produrre, si potrà fare bene.
Le prime vere risposte si avranno comunque sabato, quando alle 14:00 gli svizzeri inizieranno il loro cammino debuttando contro il Kazakistan.