DAVOS – Altro giro, altra corsa sulla giostra della Coppa Spengler. A sfidarsi nella prima partita di martedì i russi dell’Avtomobilist Yekaterinburg, battuti all’esordio dal Lugano, e i cechi del Mountfield HK.
Proprio questi ultimi hanno ottenuto i tre punti in palio, riuscendo a recuperare lo svantaggio di un gol che ancora persisteva a cinque minuti dalla fine, vincendo per 4-3.
Tra le fila dei cechi come rinforzi sono stati schierati anche due giocatori dell’Ambrì Piotta, Thibaut Monnet e Lukas Lhotak.
“È stata una partita pazza”, ci ha detto proprio quest’ultimo al termine dell’incontro. “Lo scarto tra le due squadre è sempre stato ridotto, per questo siamo contenti di essere riusciti a portare a casa la vittoria. È stato difficile, soprattutto perchè i nostri avversari hanno giocato molto aggressivi”.
Lukas Lhotak, nonostante questo sia un torneo amichevole, tutti vogliono vincere e ci mettono un grande impegno. La rimonta del Mountfield lo certifica…
“Sì, come detto siamo felici di essere riusciti a portare a casa la vittoria, considerando anche che ci sono state tante penalità che non ci hanno reso la vita facile. Fortunatamente abbiamo giocato bene in boxplay e alla fine siamo riusciti a segnare in powerplay il gol decisivo. Mercoledì ci sarà quello che per me è un derby e vogliamo assolutamente vincere!”.
Con te come rinforzo per la squadra ceca c’è anche Thibaut Monnet…
“(Ride n.d.r) Sì, gli sto dando una mano ad integrarsi perché chiaramente non capisce il ceco, aiutandolo soprattutto quando parla l’allenatore. Tante volte comunque il coach parla inglese dunque può capire anche lui, ma in caso di bisogno gli do volentieri un aiuto”.
Entrambi vi siete integrati subito bene nel gruppo, giocando tanto e giostrando anche nelle situazioni speciali…
“Direi che le cose hanno funzionato piuttosto bene, eravamo tre linee di powerplay che hanno girato per tutta la partita. La nostra linea ha creato tanto, abbiamo avuto diversi tiri pericolosi e siamo riusciti a segnare in powerplay, dunque credo che abbiamo fatto un buon lavoro”.
Prima della Coppa Spengler eri stato chiamato in Nazionale, in questo mese di dicembre stai accumulando parecchia esperienza internazionale…
“Sì esatto, questo è molto importante per me e per la mia crescita come giocatore. Sto facendo molta esperienza come singolo, sia io che gli altri giocatori dell’Ambrì che sono presenti a questo torneo. Credo che possa essere un bene per il club”.
Magari affronterai uno dei tuoi compagni biancoblù presenti alla Spengler, come sarà trovarsi di fronte uno che solitamente è un tuo compagno di squadra?
“Durante la partita cerco di non guardare chi mi trovo di fronte, mentre sono sul ghiaccio a giocare non ci sono amici. Non ci sono differenze, cerco di esprimermi normalmente e basarmi solo sul mio tipo di gioco”.
Se il Mountfield ha portato a casa la vittoria lo deve anche ai suoi tifosi, che hanno cantato per tutto il tempo e si sono fatti vedere con coreografie coloratissime…
“Sì, direi che sono pazzi come i tifosi dell’Ambrì. I tifosi del Mountfield sono i fans migliori della Repubblica Ceca, mentre noi ad Ambrì abbiamo i migliori della Svizzera. È stato bello sentirli cantare ed incitarci per tutta la partita!”.