SVIZZERA – AUSTRIA
4-0
(1-0, 0-0, 3-0)
Reti: 19’27 Fiala (Hischier, Praplan) 1-0, 53’02 Josi (Loeffel, Moser) 2-0, 58’34 Kurashev (Hischier) 3-0, 59’47 Andrighetto (Diaz, Praplan) 4-0
Note: Bratislava, 4’488 spettatori. Arbitri Kaukokari, Rantala; Jensen, Nikulainen
Penalità: Svizzera 4×2′ + 1×10′, Austria 9×2′ + 1×10′
BRATISLAVA – Svizzera contro Austria, con i tempi che corrono può sembrare una di quelle sfide un po’ scontate, ma a conti fatti, quella andata in scena alla Ondrej Nepela Arena lo è stata meno di quanto si potesse immaginare.
Non perché la squadra dei biancoblù Zwerger e Hofer abbia messo in grandissima difficoltà i rossocrociati, bensì perché per piegare la resistenza delle aquile, la Svizzera ha impiegato un bel po’ di tempo e di gioco.
Il gol di Fiala in chiusura di primo periodo con un bel due contro uno in combutta con Hischier sembrava poter spianare la strada agli elvetici, visto anche il momento importante mentalmente in cui l’attaccante dei Minnesota Wild ha fatto saltare la borraccia di Kickert.
Invece gli elvetici, pur macinando gioco e tirando un buon numero di dischi sul portiere del Linz ha spesso sbattuto sull’ultimo uomo nello slot o ha visto i propri centri andare larghi e attraversare l’area senza che nessuno potesse insaccare il puck.
Trovando pure un po’ di difficoltà da parte degli austriaci nel contenere l’entrata nel terzo degli attaccanti, la Svizzera diverse buone strade le ha aperte in due contro uno come nel gol in apertura, mancando però della necessaria precisione e del timing per chiudere le combinazioni, come accaduto in particolare a Moser e Ambühl nel periodo centrale, dopo una scorribanda piuttosto clamorosa.
L’Austria ha continuato a faticare sulla capacità della Svizzera di tagliare la zona neutra per creare la superiorità, trovandosi spesso con la schiena rivolta al puck e al suo portatore e costretta al fallo per il ritardo in marcatura.
Qui viene uno dei punti dolenti della serata (i cui segnali si erano già visti in precedenza) ossia l’incapacità della Svizzera di trovare efficacia in un power play che ha saputo far male solamente nel finale, trovando il 3-0 con Kurashev e il 4-0 definitivo con Andrighetto (al debutto) in 5 contro 3.
Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, però le occasioni per gli elvetici ci sono state e parecchie prima del terzo tempo ma, soprattutto il primo quintetto – per intenderci quello di Josi – ha faticato anche solo a piazzarsi nel terzo, mostrando anche una certa lentezza e prevedibilità nel far scorrere il disco.
Materiale per gli allenatori, tutto questo, intanto però quel che si legge è che la Svizzera si trova in cima al Gruppo B a punteggio pieno assieme alla Russia, e mercoledì c’è la possibilità di mettere altro fieno in cascina contro la Norevgia.
Poi, dopo Thoresen e compagni, arriverà il vero tour de force, con Russia, Repubblica Ceca e Svezia ad attendere al varco gli elvetici. Per intanto godiamoci questa Nazionale che guarda tutti dall’alto e con fiducia verso le sfide più difficili.
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