Social Media HSHS

Ambrì Piotta

L’Ambrì soffre e gioca ancora col fuoco, ma la serie è sul 3-0!

AMBRÌ – LANGENTHAL

2-1

(0-1, 1-0, 0-0; 1-0)

Reti: 5’17 Kelly (Küng, Tschannen) 0-1, 21’15 Berger (Stucki, Emmerton) 1-1, 66’20 Fora (Emmerton, Stucki) 2-1

Note: Valascia, 5’126 spettatori. Arbitri Koch, Wehrli; Borga, Kaderli
Penalità: Ambrì 4×2′ + 1xrigore (Gautschi), Langenthal 7×2′

AMBRÌ – Per la terza volta l’Ambrì Piotta ha dovuto soffrire, ma è nuovamente riuscito ad uscire con il sorriso da una sfida tanto brutta quanto importante, che è finita per avere l’unica caratteristica che ad aprile conta per davvero: l’essere vincente.

In un modo o nell’altro i ragazzi di Dwyer hanno trovato la strada che conduce al successo, piegando per la terza volta nella serie un Langenthal che ha ancora interpretato bene la sfida con l’avversaria di categoria superiore, cercando di contenere i biancoblù e mettendo poi il disco su Zurkirchen ogni volta che ne aveva l’occasione.

Ne è uscita una partita in cui i leventinesi hanno sì controllato il gioco, ma lo hanno anche fatto in maniera più spenta e meno convinta rispetto alle due precedenti sfide, quando erano scesi sul ghiaccio un po’ contratti ma anche con la giusta urgenza per mantenere alta la tensione ad ogni cambio. Martedì invece la squadra di Dwyer ha faticato maledettamente a trovare la scintilla capace di accendere il suo gioco, riuscendo a ritrovarsi e a giocare assieme solamente a brevi tratti.

Forse rinfrancati eccessivamente dalle due precedenti vittorie, martedì i padroni di casa ci hanno messo praticamente un tempo intero a trovare le giuste sensazioni, ma hanno finito per esprimersi realmente su un buon livello forse per una decina di minuti, vivendo il loro miglior momento ad inizio secondo periodo.

Le difficoltà ad esprimersi che hanno gli uomini di Dwyer non sono però dettate dal caso, e sono ben rispecchiate in un lineup che si aggrappa all’energia vitale di elementi lasciati in disparte per mesi come Stucki e Trisconi, mentre tutte le altre pedine continuano a faticare ad incastrarsi, e sicuramente non inizieranno a farlo ora.

Si rimandino dunque critiche e considerazioni su quanto è stato da agosto ad oggi, perchè l’Ambrì ha ancora una partita da vincere, prima di pensare alla ricostruzione di una squadra che per tornare ad essere competitiva avrà bisogno di alcuni anni e di decisioni importanti.

Ciò che conta ora è però la sostanza, ed allora la Valascia aveva tutto il diritto di esplodere al gol decisivo di Michael Fora, arrivato all’overtime e finalmente in powerplay, dopo che l’Ambrì aveva vanificato una serie impressionante di opportunità in superiorità numerica. Tra queste spiccano anche 69 secondi di 5-contro-3, in cui si sono evidenziate tutte le difficoltà di questa squadra, sia a livello di esecuzione individuale che di organizzazione collettiva.

L’Ambrì sta però cercando di trarre il meglio da ciò che ha a disposizione, e si è così ritrovato a mandare in pista in superiorità numerica elementi poco allenati all’esercizio, come il “solito” Bastl, capitan Duca oppure il giovane Hrabec, al debutto stagionale e a cui è stato affidato un ruolo simile a quello ricoperto nei Ticino Rockets. Il ceco si è ben difeso visto il contesto, e rappresenterà un elemento interessante a cui dare una reale chance la prossima stagione.

Dopo il gol del vantaggio di Kelly ed il pareggio ad inizio periodo centrale di Berger (alla sua prima rete stagionale), la sfida si è sviluppata su un precario equilibrio, che l’Ambrì ha a singhiozzo cercato di spezzare, prestando però il fianco ad alcune veloci ripartenze del Langenthal, martedì l’unica vera arma dei bernesi.

Primeau e compagni sono andati vicinissimi alla giocata decisiva, ad esempio con quel rigore non trasformato da Füglister, con quel contropiede a filo di seconda sirena dello stesso canadese con licenza svizzera, oppure ancora in quel powerplay ad inizio overtime che ha tenuto tutti con il fiato sospeso.

Alla fine il Langenthal non ha trovato gli argomenti giusti per piegare questo Ambrì, ma bisogna essere consci che con un paio di rimbalzi andati per il verso sbagliato e con un Jeff Campbell a disposizione degli avversari, le sorti di questo spareggio sarebbero anche potute essere diametralmente opposte.

Questo Ambrì Piotta merita il vantaggio per 3-0 e meriterà la salvezza che andrà a conquistarsi perché è stata costruita da chi in questa squadra ha davvero qualcosa da dare. D’altronde i protagonisti di questo finale di stagione li stiamo vedendo tutti, e non lasciano molta fantasia sulle conclusioni che si andranno a tirare al termine del campionato.

Giovedì ci sarà da stringere i denti ancora una volta, prima di poter festeggiare una soffertissima salvezza. Il campanello d’allarme è suonato anche in Gara 3, le vacanze alla Schoren dovranno essere guadagnate sino in fondo.

fattore2

QUALCHE LAMPO DI NLA:  Non sempre durante il corso di questa serie l’Ambrì Piotta è riuscito a far emergere la differenza di categoria, ed in particolare martedì sono stati parecchi i frangenti in cui il match si è trascinato minuto dopo minuto, specialmente nel terzo tempo.

Le due reti sono però arrivate nei momenti in cui i biancoblù hanno saputo alzare la loro intensità e sono riusciti a giocare assieme. Importante in particolar modo lo sforzo ad inizio periodo centrale, che ha prodotto l’1-1 e che avrebbe anche potuto portare a qualcosa di più.

Il rigore e l’aver malamente mancato un powerplay poco dopo ha un po’ spento la verve dei biancoblù, che per tutto il corso del match hanno faticato a trovare la scintilla che potesse accendere il loro gioco. Fortunatamente sono bastate due fiammate.

galleria

(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)

highlights

Click to comment

Altri articoli in Ambrì Piotta