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Ambrì Piotta

L’Ambrì ribalta il Losanna in una grande prova di carattere

I biancoblù vengono dominati per la prima parte di gara, ma poi trovano intensità e recuperano uno svantaggio di 4-1. Decisiva una perla di Pestoni

L’Ambrì ribalta il Losanna in una grande prova di carattere

AMBRÌ – LOSANNA

5-4

(1-2, 2-2, 2-0)

Reti: 5’08 Bozon (Djoos, Kovacs) 0-1, 12’19 Rochette (Sekac, Marti) 0-2, 15’25 Spacek (Heed, Pestoni) 1-2, 21’13 Holdener (Hügli, Almond) 1-3, 25’30 Suomela (Salomäki, Kovacs) 1-4, 27’31 Lilja (De Luca, Pezzullo) 2-4, 35’59 Dauphin (Lilja) 3-4, 44’40 Pestoni (Spacek, Heed) 4-4, 47’05 Pestoni (Lilja, Terraneo) 5-4

Note: Gottardo Arena, 5’991 spettatori
Arbitri: Borga, Hungerbühler; Kehrli, Wolf
Penalità: Ambrì 4×2, Losanna 3×2

Assenti: Dominic ZwergerKilian ZündelIsacco Dotti (infortunati), Valentin Hofer (sovrannumero)

AMBRÌ – Si parla spesso di “partite dai due volti”, ma mai esempio è stato più lampante della sfida che l’Ambrì Piotta ha letteralmente girato sottosopra completando una rimonta sul Losanna che sino a metà incontro sembrava estremamente improbabile. Anzi, quando Suomela ha infilato con troppa facilità – tanto da non esultare nemmeno – la quarta rete ospite si poteva temere che la serata di trasformasse in un’imbarcata, ma poi la squadra di Cereda ha finalmente trovato la scintilla che ha acceso il suo gioco.

Il gol di Lilja arrivato poco prima di metà incontro ha infatti ridato coraggio ad una squadra biancoblù che sino a quel punto si era fatta dominare da dei vodesi tecnicamente superiori e capaci di mostrare una velocità – sui pattini, ma anche d’esecuzione – che i padroni di casa hanno fatto molta fatica a gestire.

La combattività di Dauphin e compagni è cresciuta sempre di più, ed è bastato inanellare qualche cambio ad alto ritmo per vedere l’Ambrì acquisire un atteggiamento che il Losanna probabilmente non si aspettava. Più ingaggiati fisicamente e decisi a portare sul ghiaccio il loro gioco – piuttosto che prestare il fianco a quello maggiormente “di fioretto” degli avversari – i leventinesi hanno mostrato grande carattere nel prendere con decisione il momentum della sfida, rimettendo tutto in discussione quando Dauphin ha infilato il terzo gol prima della seconda sirena.

Per arrivare a quella reazione Cereda è stato costretto a giocarsi tutte le carte che tipicamente un allenatore ha a disposizione per cercare di stimolare la sua squadra, ovvero il cambio del portiere ed un rimescolamento delle linee. Conz ha preso il posto di Juvonen – serata poco brillante la sua, anche se il passivo di 4-1 era in quel momento da imputare all’intera squadra – ed ha trasmesso grande sicurezza ai compagni, mentre la mossa di invertire di ruolo Dauphin e Spacek ha dato i suoi frutti.

Entrambi i centri hanno giocato un’ottima partita basandosi sulle loro caratteristiche. Il canadese ha mostrato grande leadership sia sul ghiaccio che fuori, segnando un gol fondamentale e vincendo una marea d’ingaggi (ben 19 con il 63% di riuscita), mentre il ceco ha dettato bene i ritmi con la sua gestione del puck e trovato un passaggio illuminante per Pestoni sulla rete del 4-4.

Le luci della ribalta stavolta hanno però illuminato proprio l’attaccante ticinese, che nel terzo tempo ha sfoderato una giocata delle sue prima di depositare alle spalle di Punnenovs il disco valso la vittoria. Un’azione che ha scatenato l’entusiasmo della Gottardo Arena, e che ha definitivamente mandato al tappeto un Losanna forse un po’ presuntuoso dopo l’ottima prima parte di gara.

I vodesi sono andati ad un nulla dal nuovo pareggio con un palo pieno colpito da Suomela – il finlandese ha davvero un tiro eccezionale – ma di fatto dopo essere stati travolti dall’intensità dell’Ambrì nella seconda metà di periodo centrale non hanno più saputo rialzarsi.

Il completo cambio di scenario nella partita va probabilmente ricercato anche in un calo di tensioen del Losanna che, una volta ottenuta la quarta rete e dopo aver controllato il gioco per quasi mezz’ora, ha forse pensato di aver fatto abbastanza per far desistere i leventinesi. La forza dell’Ambrì è invece stata proprio qui, ovvero nell’aver trovato un episodio favorevole nelle varie difficoltà incontrate, e di averlo saputo sfruttare per crescere sempre di più.

Un cambio di ritmo in termini di pattinaggio è stato determinante – nei finali di partita l’Ambrì sin qui si è sempre dimostrato fisicamente al top – così come la mentalità mostrata nel non arrendersi di fronte ad un avversario che occupava il primo posto in classifica e che in alcune fasi ha fatto davvero ballare i leventinesi.

Questa è insomma una vittoria che per il gruppo può essere importante, perché sono in serate come queste in cui si forma il carattere di una squadra – che ad Ambrì è stata modificata per un terzo, anche in ruoli chiave – ed in cui si vedono emergere i leader. In questo senso l’Ambrì sta ricevendo segnali importanti da diversi giocatori, sia dai protagonisti attesi ma anche da elementi di minor spicco.

Nelle scorse partite si è spesso distinto ad esempio Douay, mentre martedì è stato Brüschweiler a giocare una buona partita tanto da meritarsi oltre 9 minuti di ghiaccio nonostante partisse da 13esimo, a scapito di De Luca che invece ha giocato poco meno di 5 minuti.

In tutto questo resta però d’attualità il tema delle difficoltà incontrate nel primo tempo, anche stavolta chiuso in svantaggio e che ha visto l’Ambrì faticare molto nel tenere il ritmo di un Losanna capace di ottime combinazioni. Fare dei passi avanti nell’occasione è stato reso complicato dalla penalità di 4 minuti rimediata subito in avvio da Kostner, che ha impedito ai biancoblù di prendere ritmo ritrovandosi subito in svantaggio.

Il messaggio più importante la squadra di Cereda l’ha però mandato a livello di carattere, dimostrando praticamente in tutte le partite giocate sinora di avere effettivamente qualcosa in più rispetto alla passata stagione.

Ora arriverà il banco di prova del derby, appuntamento che negli scorsi anni ha portato l’Ambrì ad avere una certa soggezione verso il Lugano, e dove si potrà osservare una volta di più come si comporterà la squadra. E questo non si misurerà necessariamente dal risultato, ma da come Grassi e compagni si approcceranno a dei bianconeri che stanno vivendo già alcune difficoltà.


IL PROTAGONISTA

Inti Pestoni: In questo avvio di campionato aveva incontrato alcune difficoltà nel lasciare un marchio deciso sulle partite, questo nonostante delle prove mai davvero negative. Pestoni martedì ha però ingranato una marcia in più, realizzando due gol pesantissimi e trovando una giocata bellissima sulla rete che ha deciso la sfida. Il suo bottino è già di 7 punti in 6 partite, unito al miglior bilancio della squadra con un +5.


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HIGHLIGHTS

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