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Ambrì Piotta

L’Ambrì prende d’assalto il Langnau, sono tre punti pesanti

Dopo un primo tempo di rodaggio i biancoblù ingranano una marcia in più e bersagliano Punnenovs. Finisce 3-1 ma il risultato poteva essere più ampio

L’Ambrì prende d’assalto il Langnau, sono tre punti pesanti

AMBRÌ – LANGNAU

3-1

(0-1, 2-0, 1-0)

Reti: 8’53 Pesonen (Sturny, Schilt) 0-1, 21’52 Kneubuehler (Bürgler, Hietanen) 1-1, 25’08 Bürgler (Isacco Dotti) 2-1, 57’32 Grassi (Pestoni, Zwerger) 3-1

Note: Gottardo Arena, 5’378 spettatori
Arbitri: Lemelin, Hungerbühler; Obwegeser, Wolf
Penalità: Ambrì 3×2′, Langnau 5×2′

Assenti: Brandon McMillanGiacomo Dal Pian (infortunati), Petr CajkaJoel NeuenschwanderPatrick IncirRocco Pezzullo (Ticino Rockets)

AMBRÌ – È una vittoria più chiara e convincente di quanto possa lasciar intendere il risultato quella ottenuta dall’Ambrì Piotta contro il Langnau, al termine di un match in cui i biancoblù hanno mantenuto il controllo per grandi fette dell’incontro, riuscendo però a chiuderlo solamente con quella terza rete di Grassi arrivata nel finale.

La squadra di Cereda ha ampiamente meritato il successo in particolare per quanto mostrato nel periodo centrale, quando Punnenovs è stato letteralmente bersagliato da Bürgler e compagni. Nel giro di cinque minuti i leventinesi avevano così ribaltato un risultato che li vedeva sotto dopo la prima frazione, ed hanno poi continuato a spingere sfiorando in tante occasione la terza segnatura.

Nonostante il minimo vantaggio la scossa data dalla marcia in più ingranata dall’Ambrì è stata importante, soprattutto dopo che nell’avvio di gara i leventinesi avevano faticato ad imporre il proprio gioco, prestando anzi il fianco all’atteggiamento speculativo – ma sempre pericoloso visto il quartetto straniero – del Langnau.

I Tigers si sono infatti resi pericolosi dalle parti di Conz principalmente per alcune leggerezze commesse dai leventinesi, sbavature che sono però state eliminate alla prima pausa. Per il resto della gara i biancoblù non hanno infatti mai mollato il controllo delle iniziative, trovando grande intensità tra un cambio e l’altro e concedendo ben poco ai Tigers, anche durante un terzo tempo in cui il possibile forcing ospite è stato arginato praticamente sul nascere.

L’Ambrì ha così ottenuto tre punti importanti, e lo ha fatto mandando sul ghiaccio un lineup che sulla carta appare come quello ideale in tutto e per tutto, con buona parte delle combinazioni oramai collaudate e che sembrano destinate a durare nel tempo.

Il blocco guidato da Pestoni ha svolto nuovamente un ottimo lavoro, ma ancora meglio hanno saputo fare Bürgler, Heim e Kneubuehler, che sono stati il terzetto che davvero ha dato la carica e dettato i ritmi dell’arrembaggio leventinese nel periodo centrale. L’ex bianconero in particolare ha giocato una grande partita – probabilmente la migliore della stagione – ed ha infilato quel 2-1 fondamentale con una giocata delle sue.

In un quadro che appare come sempre più completo – con il rientro di Kostner la quarta linea ha ritrovato la sua solita efficacia – diventa intrigante immaginare questo Ambrì quando anche la prima linea riuscirà a trovare maggiore concretezza. La partita dei tre stranieri offensivi non è comunque stata negativa, ed anzi si sono viste buone cose, ma manca ancora uno step perché possano diventare davvero minacciosi per gli avversari.

Le occasioni non sono mancante e, al fronte dell’importante lavoro di D’Agostini e Regin, c’è Kozun che ancora litiga con il gol, ed in questa fase sta avendo anche un po’ di sfortuna nel ritrovare quella rete che per lui sarebbe importantissima. Forse all’attaccante manca anche un po’ di lucidità, ma si vede la sua volontà di invertire la tendenza e nello slot ha incassato diversi colpi nel tentativo di andare a bersaglio.

In attesa che stranieri e powerplay tornino al rendimento atteso – anche martedì le fasi di superiorità sono apparse un po’ “incartate” – l’Ambrì ha comunque mostrato grande omogeneità nel dividere gli sforzi su tutta la sua rosa, e nel confronto con un Langnau che per rendersi pericoloso si basa unicamente sul suo top six la differenza si è vista chiaramente.

Nel suo svilupparsi il match era però anche insidioso, perché quel terzo importantissimo gol si è fatto attendere a lungo, e contro i Tigers la pericolosità degli stranieri non permette mai di sentirsi al sicuro. Anche in questo senso l’Ambrì si è comportato con maturità, mostrandosi solido soprattutto nel terzo tempo e legittimando una vittoria che nella sua forma sarebbe potuta essere anche più ampia.


IL PROTAGONISTA

Dario Bürgler: Dopo sette partite senza segnare ritrova la rete con una giocata da vero cecchino, battendo Punnenovs con un tiro da rivedere e che per l’Ambrì è valso l’importantissimo 2-1. La sua prestazione è stata maiuscola anche in termini di costruzione del gioco, alimentando la spinta leventinese con tantissimi impulsi e giocando di fatto la sua miglior partita dall’arrivo in Leventina.


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