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Ambrì Piotta

L’Ambrì Piotta stecca la sua prima amichevole in Ticino

tabellino

BIASCA – Non è andata come tutti speravano la prima amichevole in suolo ticinese dell’Ambrì Piotta, che nell’ambito del torneo di Biasca è stato sconfitto con il punteggio di 3-2 dai russi del Metallurg Novokuznetsk.

La partita pareva essersi subito messa sui giusti binari quando, approfittando di un pasticcio della difesa avversaria, Elias Bianchi ha aperto le marcature con un pregevole guizzo in shorthand. La gioia degli uomini di Pelletier è però durata poco, perché proprio con l’uomo in più sul ghiaccio gli ospiti si sono portati sull’1-1 al termine di un’azione insistita e che prima di capitolare aveva visto Zurkirchen compiere diversi decisivi interventi.

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Negli ultimi minuti del terzo, ancora approfittando di uno special team, la compagine leventinese si è riportata avanti grazie ad una deviazione sotto porta del giovane Claudio Zurkirchen – al debutto in maglia biancoblù e fratello del portiere Sandro -, ben imbeccato da Steiner e Gautschi.

Nel secondo periodo la pressione dei ticinesi è cresciuta considerevolmente, ma vuoi per sfortuna e vuoi per semplice mancanza di concretezza, la rete del 3-1 non è mai arrivata. Ad arrivare a palate sono invece stati i sempre più violenti contrasti della formazione dell’est, che intimidendo Mieville e compagni è riuscita a girare l’inerzia della sfida.

Si spiega così la rimonta del Metallurg, che nel terzo conclusivo ha dapprima pareggiato sugli sviluppi di un’altra mischia ed ha poi chiuso la contesa con il definitivo 3-2 del colosso finlandese Marko Antilla. A poco è servito lo sterile pressing finale dell’Ambrì, che dalla sua può però recriminare sull’asta colpita da Mieville al termine di una bella azione in combutta con Pestoni.

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Se le amichevoli estive spesso significano poco, questa in particolare potrebbe avere ancora meno spunti di riflessione del solito. Senza prendere in conto le numerose ed importanti assenze, infatti, è sembrato piuttosto evidente che i giocatori leventinesi si siano trattenuti e non abbiano esagerato, soprattutto per quanto riguarda i contrasti ed il gioco fisico, consci che il rischio di infortunio contro un avversario del genere era troppo alto.

Da quanto visto, sembra comunque che il pacchetto stranieri sia ancora lontano dalla forma ideale – in particolare Giroux ha faticato non poco a trovare spazio – così come le punte di diamante rossocrociate come Pestoni e Mieville che si, hanno dimostrato buona volontà ed impegno, ma che dal punto di vista delle gambe non sono ancora al meglio.

Particolarmente deludente il power play, che nonostante la rete del 2-1 ha prodotto ben pochi pericoli per gli avversari, anche se va notato che i blocchi messi in campo da coach Pelletier erano altamente sperimentali e comprendevano molti elementi che probabilmente non vedremo giostrare in questo tipo di esercizio in campionato.

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Per quanto riguarda i punti positivi, molto convincente è stata la prestazione del giovane Lhotak, che ha di nuovo messo in mostra diversi numeri interessanti, salvo poi sparire un po’ come tutto il resto dei suoi compagni nel proseguio dell’incontro. Molto propositivi anche Chavaillaz e Grieder, che già sembrano bene inseriti nelle gerarchie e negli schemi difensivi della squadra. Bravo e scattante pure El Assaoui, anche se a tratti è sembrato volesse fare troppo ed è risultato un po’ pasticcione.

L’appuntamento per la rivalsa è fissato già per questo sabato, quando alle 16:00, sempre a Biasca, l’Ambrì dovrà giocarsi il terzo posto opposto ai kazaki del Karaganda.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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