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Ambrì Piotta

L’Ambrì corre qualche rischio, ma ritrova struttura e vittoria

I leventinesi controllano il gioco per buona parte dell’incontro ma faticano a concretizzare, tenendo così l’Ajoie in partita anche a causa di qualche errore

(PostFinance/KEYSTONE/Georgios Kefalas)

L’Ambrì corre qualche rischio, ma ritrova struttura e vittoria

AJOIE – AMBRÌ

1-3

(1-2, 0-0, 0-1)

Reti: 9’59 Landry (Heim, Pezzullo) 0-1, 12’06 Virtanen (Zwerger) 0-2, 18’23 Audette 1-2, 58’38 Zwerger 1-3

Note: Raiffeisen Arena, 4’506 spettatori
Arbitri: Tscherrig, Wiegand; Stalder, Gurtner
Penalità: Ajoie 3×2, Ambrì 1×2

Assenti: Daniele GrassiZaccheo DottiDario Bürgler (infortunati), Alex Formenton (sovrannumero), Simone Terraneo (ammalato)

PORRENTRUY – Ha finito per giocare forse eccessivamente con il fuoco l’Ambrì Piotta, ma dalla prestazione di Porrentruy la squadra di Cereda è uscita dal ghiaccio con la consapevolezza di aver controllato il gioco per buona parte dell’incontro, ritrovando in maniera piuttosto convincente quella struttura andata persa nelle scorse settimane.

L’aspetto su cui i leventinesi possono recriminare è il fatto di non aver sfruttato almeno un paio di opportunità in più tra le tantissime avute dalle parti di Damiano Ciaccio, visto che per la mole di gioco prodotta gli ospiti avrebbero meritato di chiudere con maggiore anticipo una partita che invece è rimasta aperta ed insidiosa sino agli ultimi minuti.

Le principali occasioni arrivate sui bastoni dei giurassiani – non molte, va detto – sono inoltre nate da errori non forzati da parte dei leventinesi, a partire dal passaggio sbagliato con un po’ di sufficienza da Spacek che aveva permesso ad Audette di accorciare sull’1-2 in contropiede.

(PostFinance/KEYSTONE/Philipp Schmidli)

Nel periodo centrale Lilja ha commesso un errore simile che per poco non veniva pagato con la rete del pareggio, mentre nel finale è stato Pezzullo a controllare malamente un disco sulla blu in un momento delicatissimo della sfida permettendo il contropiede avversario, poi da lui stesso disinnescato con un bel recupero.

In questi frangenti l’Ambrì ha dato l’opportunità agli avversari di girare a loro favore una partita che praticamente per tutto il resto del tempo ha visto i leventinesi in controllo, tanto che per andare a trovare un cambio a 5-contro-5 in cui l’Ajoie ha operato una prolungata pressione offensiva bisogna davvero cercare a fondo. L’unico è forse stato quello immediatamente successivo al primo powerplay dei giurassiani, in cui Juvonen è stato salvato dal palo e poi i leventinesi si sono fatti trovare un po’ sulle gambe ed a corto di fiato vista anche la panchina lontana.

Per il resto Pestoni e compagni sono stati bravi nel controllare il disco e tenerlo molto in profondità, con il particolare la prima linea che in termini di possesso ha macinato tanto gioco e creato anche delle belle opportunità. Non sempre è arrivato un tiro al termine di trame pregevoli oppure del tanto lavoro di “ciclo” fatto lungo la balaustra, ma il volume di gioco prodotto dai biancoblù avrebbe sicuramente giustificato un risultato più netto.

Non serve infatti ricorrere ai numeri per accorgersi di come il flusso del gioco abbia raramente preso la direzione dell’Ajoie, ma guardando al dato degli expected goals l’Ambrì si è attestato quasi a 4.5 in rapporto ad un 1.5 fatto registrare da padroni di casa. La netta differenza si è effettivamente vista anche sul ghiaccio.

In termini di struttura è stato ovviamente importante poter tornare a contare su due difensori stranieriHeed e soprattutto Virtanen hanno giocato una buona partita – così come su un elemento come Fohrler, ed infatti non a caso i tre sono stati i difensori più impiegati da parte di Cereda.

(PostFinance/KEYSTONE/Philipp Schmidli)

Come detto molto ispirata la partita della prima linea – pur con due “macchie” come gli errori non forzati di Spacek e Lilja, il primo pagato con una rete incassata – ed anche Zwerger ha vissuto una serata promettente che ne conferma la crescita. Bravo nel finale l’austriaco a trovare il gol della sicurezza a porta sguarnita, che ha permesso all’Ambrì di tornare alla vittoria e di farlo al termine di una serata in cui una certa struttura ha impedito all’Ajoie di vivere quelle classiche fiammate su cui basa le proprie partite casalinghe.

Certo, i biancoblù possono recriminare per non aver tratto di più dai loro cambi migliori, ed hanno corso dei bei rischi concedendo 3-4 grandi occasioni agli avversari con errori evitabili, ma nel complesso la superiorità dell’Ambrì in termini di gioco è stata evidente. Lucida anche la gestione del risultato nel finale, con l’Ajoie mai davvero in grado di ingranare una marcia in più per tentare un vero assalto alla porta di Juvonen.

L’Ambrì Piotta sul ghiaccio di Porrentruy voleva ritrovare una certa solidità e struttura, oltre naturalmente la vittoria. Missione compiuta, ora ci vorrà continuità nel test più impegnativo di sabato contro il Losanna.


IL PROTAGONISTA

Jesse Virtanen: Con il rientro di Heed è potuto tornare su minutaggi meno importanti, ed infatti quando era sul ghiaccio lo abbiamo visto ritrovare la sua solita lucidità in entrambe le zone della pista. Bello ed importante il suo gol valso il raddoppio in powerplay nel primo periodo, e nel corso del match ci sono state anche altre circostanze in cui si è reso pericoloso, mentre in retrovia ha diretto bene il reparto bloccando anche tre tiri.


HIGHLIGHTS

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