AMBRÌ – BARYS NUR-SULTAN
1-4
(0-2, 1-2, 0-0)
Reti: 10’57 Shestakov (Petukhov) 0-1, 18’13 Panyukov (Shestakov, Petukhov) 0-2, 23’34 Pakarinen (Dietz) 0-3, 32’26 Shestakov 0-4, 34’23 Flynn (Zwerger, Fora) 1-4
Note: Eishalle Sursee, 753 spettatori. Arbitri Lemelin, Borga; Kaderli, Wolf
Penalità: Ambrì 6×2′, Barys Nur-Sultan 6×2′
SURSEE – Se l’Ambrì Piotta era alla ricerca di un test che permettesse a Luca Cereda di capire a che punto si trova la sua squadra ed individuare le aree principali su cui lavorare nella prossima settimana, indubbiamente la partita di venerdì sera contro il Barys Nur-Sultan ha dato i suoi frutti.
I biancoblù sono infatti stati battuti per 4-1 dalla formazione kazaka di KHL al termine di un match che i leventinesi hanno vissuto a corrente alternata, spesso ad inseguire un avversario che si è presentato in pista con più ritmo – ma questo era prevedibile, la stagione nella superlega russa inizia già il primo settembre – ed un bagaglio tecnico sicuramente apprezzabile.
Nella serata in cui hanno fatto il loro debutto Brian Flynn e capitan Elias Bianchi, l’Ambrì Piotta ha giocato un match alla ricerca dei suoi automatismi, ancora da affinare nonostante l’alchimia tra alcuni giocatori stia pian piano venendo a galla, a pari passo con una condizione fisica che non permette ancora di avere la giusta esplosività.
Lo stesso Flynn ha così giocato la sua prima partita in biancoblù basandosi tanto sulla posizione, ed in generale anche il resto della squadra dovrà nelle prossime prove trovare maggiore dinamicità e intensità.
L’americano è stato provato con D’Agostini e Hofer, mentre Gerlach ha giocato per la prima volta all’ala iniziando bene il match ma poi perdendosi strada facendo. Confermato invece il primo blocco Sabolic–Müller–Zwerger.
Nel match contro l’ex squadra di Hrachovina – in pista per la sua prima partita completa – proprio il portiere è stato uno dei biancoblù a distinguersi, in particolare in una prima parte di gara in cui ha sì incassato quattro reti (di cui due in shorthand) ma senza particolare colpa. Anzi, la sua è stata decisamente una buona prova, con il ceco che ha mostrato di avere le movenze di chi sa il fatto suo.
Nulla ha però potuto sulle diverse incursioni di Dustin Boyd e compagni, che hanno saputo sfruttare il ritmo nelle loro gambe per controllare con buona costanza il puck, inducendo anche i biancoblù a commettere alcuni errori sicuramente evitabili ma anche tipicamente estivi.
Sul fronte offensivo l’Ambrì Piotta si è invece fatto vedere solamente a fiammate, trovando l’unico gol della serata grazie ad un tocco sotto porta di Brian Flynn su suggerimento di Zwerger, quando i leventinesi giostravano in powerplay. In superiorità sono poi arrivate le altre principali chance dei biancoblù, che avrebbero meritato almeno un centro in più soprattutto con D’Agostini, che ha “sparato” tanto ma con una mira ancora da registrare.
La lucidità – e di conseguenza la precisione – arriverà però con il tempo, così come l’abilità di applicare con efficacia e costanza il proprio forecheck, elemento che nell’occasione è venuto un po’ a mancare impedendo all’Ambrì di mantenere il puck in profondità.
Il Barys Nur-Sultan ha dunque permesso a Luca Cereda di riempire per bene il suo taccuino di appunti, tra elementi su cui lavorare, altri che stanno iniziando a “maturare” ed altri ancora che probabilmente è ancora troppo presto per valutare da vicino.
Sabato la preparazione proseguirà con il match del pomeriggio con il Vitkovice e, considerando il timeout chiamato dal coach a sei minuti dal termine, l’obiettivo sarà quello di dare un giro di vite dal punto di vista dell’intensità.
Da segnalare in chiusura una botta rimediata da Jelovac, rientrato anticipatamente negli spogliatoi per un colpo alla mano destra e out per le prossime sei settimane.
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