KLOTEN – Nonostante una netta crisi di risultati – un successo nelle ultime cinque partite, solo due vittorie piene in 24 uscite e ancora in attesa di “espugnare” la Valascia nei 60 minuti – l’Ambrì Piotta si trova in un periodo in cui nulla appare deciso, con una striscia di 3-4 vittorie che riporterebbe in un battibaleno i biancolbù in zona playoff.
Scenario non impossibile sulla carta ma ben più complicato una volta scesi sul ghiaccio perché, pur proponendo un buon gioco per delle interessanti fette delle proprie partite, la squadra di Pelletier ancora fatica a mettere in pista una prestazione completa sull’arco dei 60 minuti.
Errori individuali e un po’ di sfortuna e ingenuità hanno sinora condannato l’Ambrì a perdere preziosissimi punti a fil di sirena che, se ottenuti perlomeno in parte, avrebbero rimpolpato una classifica che ad oggi sarebbe meno minacciosa.
Proprio per questo, però, ogni partita si presenta ai leventinesi come un’occasione da sfruttare per ritornare in gioco, e a maggior ragione la sfida di martedì sera a Kloten non fa differenza, perché giocata contro un avversario diretto. Dopo un inizio di campionato da dimenticare gli aviatori si stanno piano piano riprendendo e nel weekend hanno ottenuto due successi contro Davos e Rapperswil.
La storia recente dice che i Flyers hanno vinto entrambe le sfide contro l’Ambrì Piotta, confermandosi un avversario storicamente ostico per la formazione ticinese, che in 172 sfide complessive ne ha vinte solamente 55. I biancoblù hanno inoltre perso le ultime sei partite giocate alla Kolping Arena.
A livello di effettivi coach Pelletier manderà in pista una formazione che ricalcherà verosimilmente quella vista durante il derby. Zurkirchen è confermato in porta visto che Flückiger è ancora in prestito a Ginevra (per l’ultima partita, poi tornerà in Leventina), mentre tra gli assenti sono da registrare Inti Pestoni (rientro previsto per il derby del 6 dicembre), Ryan O’Byrne (tornerà in Ticino a metà dicembre per valutare la sua situazione) e Jesse Zgraggen, infortunatosi al tallone d’achille contro il Berna e assente per una decina di giorni.
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