FRIBORGO – Non riesce a dare seguito alle parole del suo selezionatore, la Svizzera, sconfitta anche nella seconda partita degli Swiss Hockey Games dalla Cechia. Patrick Fischer avrebbe voluto regalare un successo ai tifosi rossocrociati in questa seconda edizione del torneo alla BCF Arena, ma di fronte a Spacek e compagni, i rossocrociati ne sono usciti di nuovo a mani vuote dopo la sconfitta all’esordio patita di fronte alla Svezia.
Con il bernese Lehmann infortunato, il coach elvetico ha proposto il compagno di squadra Bader al suo posto in quarta linea, scambiando di blocco anche i due centri Thürkauf e Jäger, schierando infine in porta Waeber al posto di Charlin.
Il portiere del Kloten ha dovuto raccogliere il primo disco dal sacco dopo nemmeno dieci minuti di gioco, quando è stato superato da Zadina, quest’ultimo imitato a pochi secondi dalla prima sirena dal compagno grigionese Stransky, il quale ha fissato il risultato già sullo 0-2 per i cechi, più presenti in fase offensiva.
Partita che si è fatta più equilibrata nel periodo centrale, con la Svizzera più attenta in fase difensiva ma incapace di pungere in maniera decisiva, contro una Repubblica Ceca presente sul piano fisico e capace di difendersi con ordine.
Le coordinate non sono cambiate di molto nemmeno nei venti minuti finali, i padroni di casa si sono sicuramente fatti preferire per lo sforzo offensivo – mentre ovviamente gli avversari hanno pensato più al contenimento – senza però anche qui riuscire a bucare la rete di Zajicek.
Qualche ottimo intervento di Waeber ha “protetto” la Svizzera negli ultimi minuti, permettendole di sperare ancora nella rimonta che però è rimasta solo immaginaria.
La squadra elvetica rimane quindi a secco dopo due partite su tre con una sola rete segnata, per ora i buoni propositi di Fischer sono rimasti anche quelli solo un’illusione.